Abruzzo. Riduzione del 10 per cento dell’indennità di carica, divieto di cumulo delle indennità, penale di 400 euro per le giornate di assenza (non giustificate) in consiglio e in commissione, riduzione del vitalizio. Sono le principali novità riguardanti il trattamento economico e previdenziale dei consiglieri regionali, introdotte dalla legge regionale votata ieri notte all’unanimità dal consiglio regionale.
Il presidente del consiglio regionale, Nazario Pagano, illustrando, questa mattina, a Pescara, la legge ha fatto notare che l’Abruzzo è la prima regione italiana a dotarsi di un Testo Unico organico in materia (proposto dall’ufficio di Presidenza composto dallo stesso Pagano e dai due vicepresidenti Giovanni D’Amico e Giorgio De Matteis). Va detto che relativamente al discorso pensionistico, il testo di legge prevedeva l’entrata in vigore a partire dalla prossima consiliatura. Poi, sul tema specifico è stato accolto un emendamento di Camillo D’Alessandro, e tutte le novità saranno operative da subito. Per quanto riguarda l’indennità di carica invece del 65 per cento sarà pari al 55 per cento dell’indennità mensile lorda percepita dai deputati. Inoltre il consigliere, nei casi di incompatibilità previsti dalla legge regionale 51/04, non può cumulare le indennità che gli spettano in virtù delle cariche rivestite. La legge prevede anche l’applicazione di una penale pari al doppio dell’importo della singola presenza nel corso del mese. In sostanza secondo Pagano ‘più lavori e più vieni retribuito, meno lavori e più vieni sanzionato economicamente. In materia di vitalizio la legge prevede lo spostamento a 65 anni dell’età minima per la corresponsione dell’assegno; in precedenza l’età minima era di 60 anni. La norma entra in vigore da subito anche per i consiglieri regionali in carica. La legge prevede anche una riduzione dell’assegno vitalizio del 10 per cento (dall’85 per cento al 75 per cento dell’indennità mensile percepita dai deputati). Tra le norme del Testo Unico anche ulteriori casi di sospensione dell’assegno. Novità anche in relazione alle spese di funzionamento dei gruppi consiliari. Nello specifico la legge introduce nuove modalità di distribuzione dei contributi finanziari che tiene conto della consistenza numerica dei gruppi consiliari con l’obiettivo “di favorire- ha spiegato Pagano – l’aggregazione tra gruppi consiliari al fine del contenimento della spesa pubblica”. “Testo unico delle norme sul trattamento economico e previdenziale spettante ai consiglieri regionali e sulle spese generali di funzionamento dei Gruppi consiliari.”, approvato all’unanimità dal Consiglio regionale dell’Abruzzo. “Esprimo il più ampio ringraziamento al Presidente del Consiglio Pagano, all’Ufficio di Presidenza e a tutta l’Assemblea regionale per l’approvazione di un provvedimento che serve a ridare fiducia e dignità alla classe politica abruzzese”, ha dichiarato Chiodi. “Con l’approvazione di questo testo unico, che abroga più di 51 leggi regionali sull’argomento, i consiglieri regionali abruzzesi sono stati i primi in Italia a votare un taglio della propria indennità e un innalzamento di 10 anni dell’età per riscuotere l’assegno vitalizio”.Una battaglia vinta dai consiglieri del Pd che dal mese di maggio versavano il 10% alla povertà (cioé un finanziamento per costruire mense dei poveri e bisognosi).