Città Sant’Angelo, Civitella Casanova, Collecorvino, Elice, Loreto Aprutino, Penne, Farindola, Montebello di Bertona, Picciano, Villa Celiera, Arsita, Bisenti, Castiglione Messer Raimondo e Montefino. Sono questi i Comuni delle provincie di Pescara e Teramo che hanno scelto di fare della ruralità il punto di forza per creare un Distretto unico e rilanciare quel territorio rinominato ‘dalle Saline al Gran Sasso’ e le attività che lo contraddistinguono. E a questi si aggiunge in extremis il Comune di Moscufo, che negli ultimi giorni ha votato in Consiglio comunale l’appoggio al progetto.
A fare da capofila c’è Città Sant’Angelo, o come meglio ha detto il vice sindaco Fernando Fabbiani: “da mediano verso le Provincie, le quali poi porteranno alla Regione questo progetto, per riceverne l’approvazione”. Dalla volontà dal basso, quella dei Comuni, parte un programma di sviluppo condiviso per valorizzare le risorse specifiche del territorio. Un territorio che nei suoi 500 chilometri quadrati collega l’Adriatico con le colline e la montagna, ma che con il 77% di terreno agricolo si identifica in una ruralità storica e moderna: forte l’insediamento produttivo e importanti le filiere dell’olio e del vino. Rispettate perfettamente, quindi, i requisiti fondamentali per la creazione di un distretto: omogeneità nell’identità storica, territoriale ed economico-produttiva. “Un’area di saggezza contadina che nasce con gli antichi Vestini ed arriva ai prodotti Dop; uno strumento utile anche per mettere a frutto un sistema di rilancio per il turismo abruzzese oltre quello costiero”, ha proseguito Fabbiani.
Storna l’iniziativa dalle eventuali critiche l’assessore per la Provincia di Pescara all’Agricoltura Angelo D’ottavio: “Non una struttura nuova che si sovrappone ad altre, poiché avrà la ben definita funzione integrativa alle Provincie e alle Regioni: uno strumento di coordinazione delle volontà municipali, di governance delle singole attività per restituire un pacchetto anche turistico alla Regione, alla quale spetta la funzione promotrice”.
Il presidente provinciale Guerino Testa ha invece sottolineato due punti di forza dell’iniziativa: “Da una parte l’unione di 15 singole volontà, dalla quale può nascere una sinergia anche per le infrastrutture necessarie all’instaurazione di un distretto interprovinciale; dall’altra la collaborazione delle due province, Pescara e Teramo, unite nel colore politico ma soprattutto nelle strategie e negli obiettivi di promozione e sviluppo”, ha dichiarato, prima di anticipare future iniziative in campo di marketing territoriale: “Attraverso tavoli di lavoro con produttori di olio e vino abbiamo messo in cantiere un pacchetto, con mire nazionali e internazionali, per promuovere iniziative come festival enogastronomici, cortometraggi sul tema e, sulle orme della Provincia di Roma, un’enoteca provinciale”.
Daniele Galli