L’ultimo bando regionale che ha finanziato la nuova impresa, femminile e giovanile, risale al 2007. Da quel tempo neanche un euro per il lavoro delle donne e dei giovani, nonostante le ripetute promesse elettorali.
E’ quanto denuncia Cesare D’Alessandro, vice capogruppo IdV alla Regione Abruzzo. “Le leggi regionali per l’occupazione, per il lavoro delle donne e dei giovani” ha detto D’Alessandro “sono state le uniche finora in grado di promuovere la nascita di nuove imprese, arginando il fenomeno della cassa integrazione, ma sembra che non esistano più nella considerazione dall’attuale Giunta regionale, che preferisce invece incentivare il lavoro delle donne e dei giovani con le assunzioni presso le segreterie. Ricordiamo all’assessore al Lavoro, il quale sicuramente ci dirà che mancano i soldi, che è possibile fare ricorso al Fondo europeo. Su questo la Giunta è in enorme ritardo, anzi diciamo che proprio non è partita, salvo procedere all’affidamento di corsi formativi a un raggruppamento temporaneo di imprese, tra cui Sviluppo Italia!”.
Su questo punto D’Alessandro chiede che sia fatta chiarezza sull’accesso ai corsi formativi.
“La partecipazione ai corsi sarà un passaggio indispensabile per chi vorrà richiedere i finanziamenti destinati all’imprenditoria e non vorremmo che a parteciparvi fossero soltanto gli amici degli amici, venuti a conoscenza prima di altri e magari utilizzando un bando dai tempi strettissimi. A conferma dell’inefficienza di questa Giunta” conclude D’Alessandro “e richiamando ancora la vergognosa vicenda dei siti internet profumatamente pagati dalla Regione e non funzionanti, il sito web di Abruzzo Lavoro reca tuttora informazioni non veritiere sui fondi utilizzabili per la nuova imprenditoria femminile e giovanile, facendo riferimento a fondi mai utilizzati, a un bando 2009 che non c’è mai stato. Chiediamo a chi di dovere di porre rimedio e fornire una corretta informazione”.