Pescara. “E’ mio dovere precisare che la norma impropriamente chiamata “Acerbo” sulle procedure Via era stata votata nel 2012 quando a governare la Regione Abruzzo c’era il centrodestra e senza i voti dell’allora maggioranza le nuove norme sulla Valutazione di Impatto Ambientale non sarebbero mai state approvate”.
E’ quanto dichiara il Presidente della Commissione di Vigilanza del Consiglio regionale, Mauro Febbo che aggiunge: “Non risulta ci sia stato nessun “congelamento” ma quel testo è tuttora applicato ed efficace ad eccezione del solo comma 2 che tratta di questioni di natura organizzativa e in particolare si riferisce alla impostazione di una newsletter digitale.
E’ bene precisare inoltre che il testo nella sua complessità era ed è efficace, ad eccezione del comma 2 la cui inefficacia è stata prorogata da noi fino al 30 giugno 2014 e lo stesso ha fatto l’attuale maggioranza e il Presidente D’Alfonso. Norme efficaci ed efficienti sulla cui bontà siamo fermamente convinti e per questo vigileremo su qualsiasi tentativo di modificarle.
Questo a dimostrazione, qualora ve ne fosse ancora bisogno, di come si è comportato il Governo Chiodi, e il centrodestra, nei 66 mesi di amministrazione: blocco dell’impianto ENI di Ortona, nessuna autorizzazione rilasciata per estrazioni di idrocarburi né in mare né a terra e potrei continuare.
Sopratutto massima trasparenza nelle procedure e ampia partecipazione – conclude Febbo – cosa che non mi sembra stia avvenendo ora, basta vedere la vicenda dell’impianto stoccaggio GPL al porto di Ortona, il cementificio (sic !!!) di Bussi, le mancate partecipazioni AIA e VIA nazionale su Ombrina Mare ed Elsa 2, mancata definizione (bocciatura) al 31.03.2015 di quelle richieste che ai sensi dell’art. 38 dello Sblocca Italia (o meglio SbloccaTrivelle) sono passate di competenza dello Stato e di cui ottengono risposta”.
Acerbo non è dello stesso avviso: ‘Commissione Europea boccia Abruzzo, la mia legge avrebbe evitato figuraccia’
‘La Commissione Europea ha scritto all’Italia censurando la maniera con cui vengono gestite le procedure per la VINCA (Valutazione di Incidenza Ambientale): tra le “regioni-canaglia” rispetto alle quali l’Unione ha aperto una procedura di pre-infrazione c’è l’Abruzzo.
Davvero una figuraccia per quella che dovrebbe essere la Regione verde d’Europa e la Regione dei parchi’, è quanto dichiara Maurizio Acerbo di Rifondazione Comunista.
‘La cosa triste è che il Consiglio Regionale aveva approvato una mia proposta di legge, elaborata insieme al movimento ambientalista, che adeguava la nostra normativa regionale alla Direttiva Habitat dell’Unione Europea.
Come hanno ricordato gli amici del Forum Abruzzese dei movimenti per l’acqua, la mia legge appena approvata fu immediatamente contrastata dal direttore oggi inquisito Sorgi e da Confindustria che ottennero che fosse subito congelata con un nuovo provvedimento’, continua Acerbo.
‘Ennesima conferma che abbiamo una classe dirigente politica, amministrativa e imprenditoriale da terzo mondo.
L’Unione Europea boccia una gestione bipartisan della materia durata più di un decennio, con centrosinistra e centrodestra, e che solo noi di Rifondazione e il movimento ambientalista abbiamo contrastato proponendo una normativa conforme alle direttive europee’, sostiene ancora.
‘L’Abruzzo continua a essere privo di una normativa decente sulle valutazioni ambientali e l’unica iniziativa del Presidente D’Alfonso è stata quella di accentrare nelle proprie mani le nomine dei componenti della commissione VIA.
Posso affermare con orgoglio che ciò che l’Europa prescrive era contenuto nella nostra legge. Purtroppo le lobbies degli inquinatori e dei cementificatori continuano a tenerci lontani dall’Europa’, conclude Acerbo.