Giunta regionale approva riforma dell’ASP. Sclocco vs Gatti: ‘situazione disastrosa’

Abruzzo. La Giunta regionale ha adottato con una delibera approvata oggi la proposta di legge che prevede modifiche al Riordino delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (Ipab) e disciplina delle Aziende pubbliche di servizi alla persona (Asp). Ora il provvedimento legislativo verrà trasmesso al Consiglio regionale per la definitiva approvazione.

Nella relazione che accompagna il progetto, si legge che le modifiche proposte vanno incontro ad una serie di esigenze che si sono manifestate in questi anni. In primo luogo esso “intende rispondere all’esigenza di contenimento dei costi nonché di semplificazione e snellimento delle attività delle Asp attraverso la sostituzione, nell’ambito degli organi delle Aziende, del consiglio di amministrazione composto da tre membri” con un amministratore unico, come già avviene in altre regioni (Emilia-Romagna in primis). Inoltre si introduce “la possibilità di una unificazione delle singole Asp per favorire un accorpamento dal basso, su base volontaria, volta ad una razionalizzazione dei costi delle strutture amministrative e dei servizi”.

Con la modifica si intende anche “snellire il procedimento di approvazione degli statuti delle Asp” in quanto “troppo macchinoso”. Inoltre viene potenziato “il ruolo non solo dell’Assemblea dei portatori di interesse” ma anche del suo Presidente “attraverso la partecipazione dello stesso alla cabina di regia” istituita quale “strumento per assicurare il coordinamento della programmazione e della gestione delle attività delle Asp”.

 

 

 

 

 

 

 

Viene infine colmata la lacuna verificatasi in riferimento ai Revisori dei conti dopo la sentenza della Corte Costituzionale n. 161/2012.
“Con mia grande soddisfazione – ha commentato l’assessore regionale alle Politiche sociali Marinella Sclocco – questa proposta è stata approvata in giunta, ora aspetto il passaggio in consiglio regionale. Ho trovato una situazione disastrosa nelle Asp, indebitate, mal gestite e piene di problemi; è stato evitato un disastro e con la nuova governance esse entreranno a pieno diritto nel sistema dei servizi sociali dei Piani di zona”.

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