La delibera di variante urbanistica per consentire la demoricostruzione è stata approvata con 18 voti a favore e 7 contrari.
“Il Ferro di Cavallo nel cuore del quartiere Villa del Fuoco verrà abbattuto e al suo posto
sorgeranno abitazioni finalmente vivibili, 56 al posto delle attuali 120, non ci saranno più ‘case- alveare’ e piuttosto avremo spazi pubblici, come servizi per i cittadini e una piazza che verrà dedicata all’ex assessore all’Urbanistica Lucio Candeloro, il primo che, con una grande capacità visionaria, comprese che la riqualificazione sociale del rione passava necessariamente attraverso l’eliminazione di quel grande detrattore sociale. Consentirà a centinaia di famiglie di voltare pagina e di veder finalmente fiorire il proprio quartiere”: questo il commento dell’assessore all’Urbanistica Isabella Del Trecco.
“Da oggi omincia veramente una storia completamente nuova per il quartiere Rancitelli: ci saranno meno abitazioni, ma ricostruiremo case belle, vivibili, abitabili, che verranno assegnate solo agli aventi diritto, e poi costruiremo posti auto, un elemento di aggregazione sociale, tanto verde e una piazza. Ora la parola passa all’Ater che ha mezzi, strumenti, risorse e progetti per poter realizzare in breve tempo quello che è stato per almeno trent’anni solo un sogno nel cassetto e che Comune e Regione insieme, invece, hanno saputo trasformare in solida realtà”, aggiunge il presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri.
Differente la reazione del Movimento 5 Stelle: “Un nuovo Ferro di Cavallo, poco più piccolo dell’attuale. Sarà identico a quello da demolire il nuovo edificio voluto dal centrodestra che ha bocciato tutte le modifiche proposte dal Movimento 5 Stelle e ha respinto ogni richiesta di interlocuzione e ascolto con l’Ater e con la cittadinanza e le associazioni del quartiere di Rancitelli”, commenta la capogruppo Erika Alessandrini.
“Il progetto di ricostruzione voluto dall’Ater è un errore insostenibile” – proseguono i consiglieri pentastellati Massimo Di Renzo e Paolo Sola – “e il Comune di Pescara dovrebbe essere compatto nel pretendere una nuova struttura urbana in grado di favorire la socialità, la connessione, l’apertura del nuovo edificio verso la città. Invece assistiamo ad un centrodestra che vuole ricostruire un nuovo Ferro di Cavallo in miniatura”.
“Con le osservazioni alla variante avremo di nuovo in Consiglio la possibilità di continuare a lottare perché Rancitelli e i suoi cittadini abbiano voce in capitolo sulle scelte che li riguardano, perché noi vogliamo che le occasioni di riqualificazione siano tali, per davvero e non si trasformino nell’ennesima occasione persa. Grazie a Masci Pescara ne ha collezionate fin troppe!” concludono i consiglieri Alessandrini, Di Renzo e Sola.