Gianmarco Tamberi ha preso una rincorsa lunga cinque anni, dalla sfortuna cosmica fino ai Giochi. Sulla pista dello stadio olimpico di Tokyo senza pubblico è diventato da protagonista, lui che a Rio era spettatore triste, con un legamento della caviglia rotto e un ruolo di favorito nel cestino.
Il ventinovenne saltatore di Civitanova dopo essersi guadagnato l’accesso alla sua prima finale a cinque cerchi con un 2.28, ha conquistato il gradino più alto saltando 2.37 a parimerito con il qatariota Barshim.
Durante i festeggiamenti con il tricolore Tamberi ha mostrato il gesso di Rio 2016 e subito dopo è andato ad abbracciare Jacobs che ha vinto un oro storico nei 100 metri.
L’atleta marchigiano si è allenato tanti anni in Abruzzo con il sodalizio teramano dell’Atletica Vomano.