Continua l’ondata di caldo africano sull’Italia e di conseguenza l’allerta meteo per i cittadini delle regioni maggiormente coinvolte da questo assalto dell’alta pressione sub-sahariana.
Quanto si sta verificando in questi giorni è la dimostrazione che le proiezioni meteo sono sempre più affidabili e permettono di conoscere in anticipo quello che sarà il clima su una data zona. Questa maggiore affidabilità consente a chiunque di pianificare spostamenti e viaggi con largo anticipo, aspetto che non è da sottovalutare mai, ma soprattutto in questo periodo dell’anno in cui un po’ tutti abbiamo la possibilità e la voglia di prenderci qualche giorno di stacco dalle attività più tradizionali.
Le proiezioni di inizio mese indicavano nella terza decade di luglio e più precisamente il range di tempo compreso tra il 20 ed il 25 luglio come quello più caldo mese, in cui le temperature sarebbero tornate pericolosamente intorno ai 40°C su buona parte del nostro Paese. Tale previsione era stata già confermata dagli aggiornamenti delle mappe sinottiche effettuati la scorsa settimana e si sta confermando giorno dopo giorno dall’analisi approfondita e ravvicinata delle condizioni meteo giorno per giorno.
Come ampiamente preventivabile a soffrire maggiormente per questa nuova ondata di caldo africano sono le regioni del Sud Italia, le più vicine in termini geografiche alla massa d’aria calda in spostamento dall’Africa verso l’Europa. La differenza rispetto alle precedenti ondate di caldo che abbiamo vissuto in questo inizio d’estate è che quella attuale è principalmente concentrata sul meridione e fatica a diffondersi con la medesima intensità al Centro e soprattutto al Nord Italia.
Caldo intenso in tutta Italia, l’anticiclone domina la scena incontrastato
Partiamo con una descrizione più dettagliata del clima di domani, martedì 22 luglio 2025, analizzando le condizioni meteorologiche che riguardano il Nord del nostro Paese. Qui la mattinata si aprirà con un aumento della pressione a Nordovest ma non a Nordest, dove lo scenario permane instabile sul settore alpino. Sole e bel tempo caratterizzeranno tutte le zone costiere e pianeggianti, mentre quelle montuose saranno asciutte ad Ovest e bagnate ad Est. Sempre nel settore montuoso del Nordest ci sarà un peggioramento nel corso del pomeriggio.
Per quanto riguarda il clima che interessa il Centro Italia, la mattinata si presenterà soleggiata e con cieli limpidi sul settore adriatico, mentre ci saranno più nubi su quello tirrenico, senza fenomeni temporaleschi associati. Nel corso del pomeriggio la nuvolosità sarà quasi completamente scomparsa, permettendo anche agli abitanti di Toscana e Lazio di godere di alcune ore di sole splendente sulle loro città.
Il Sud è la zona dell’Italia maggiormente interessata dalla fiammata africana. Esattamente come già accaduto nei giorni precedenti il sole sarà grande protagonista e dominerà incontrastato sui cieli di ogni settore. L’aumento della pressione porterà ad un aumento delle temperature e del tasso di umidità, il che renderà la giornata faticosa da vivere e potrebbe anche comportare qualche difficoltà nel prendere sonno durante la notte.
In merito alle temperature, al Nord la situazione non è drammatica poiché le massime si aggireranno tra i 27° e i 30° C in molte province. Arriveranno però a toccare i 34°C in Emilia Romagna e in particolare a Bologna. Al Centro i valori sono più alti, si parte dai 30° fino ad arrivare ai 35°C di Pescara. Al Sud in moltissime città le massime saranno comprese tra i 32° ed i 34° C, ma ci sono province in cui si arriverà anche a 40°C e zone interne della Sicilia in cui si toccheranno addirittura i 45°C.
Quanto durerà il caldo africano sull’Italia
Data la situazione climatica rovente è logico che ci si chieda quando si potrà tornare ad una normalità. Se è vero che al Nord e al Centro ci sono stati periodi di caldo più intenso di quello che c’è adesso, è altrettanto vero che al Sud la situazione è più drammatica di quella delle precedenti ondate.
Temperature sopra i 40°C sono pericolose per la salute e per l’ambiente e possono causare parecchie vittime, soprattutto se tali condizioni sono durature.
Purtroppo in tal senso ci sono brutte notizie, poiché fino a giovedì non c’è speranza di assistere ad un cambiamento e dunque il clima e le temperature rimarranno estreme al Sud ed molto elevate al Centro Italia. Venerdì però dovrebbero entrare delle correnti fredde atlantiche in grado di offrire il più classico dei break temporaleschi sul Nord Italia e un conseguente abbassamento delle temperature su tutta la Penisola. L’influenza di questo ingresso dovrebbe poi permanere anche durante la successiva settimana, dove tornerà la stabilità ma non si toccheranno mai le temperature estreme di questi giorni.
