Green pass obbligatorio e proroga dello stato di emergenza.
Sono le misure al vaglio del governo per fronteggiare la ripresa dei contagi e il diffondersi della variante Delta.
La discussione a Palazzo Chigi inizierà la prossima settimana: l’ipotesi su cui si ragiona è quella di introdurre le stesse regole imposte da Macron in Francia ovvero la certificazione verde obbligatoria per andare al bar, al ristorante, allo stadio o salire sui mezzi pubblici.
Contrari alla proposta Lega e Fratelli D’Italia mentre spinge sull’obbligatorietà il ministro della Salute Roberto Speranza (appoggiato anche dal Pd) che vuole scongiurare nuove chiusure ed evitare che chi ha avuto la responsabilità di vaccinarsi veda una compressione della sua libertà per le scelte altrui.
Manca ancora l’ufficialità ma è quasi certo che il Green pass non verrà più rilasciato dopo la prima dose ma solo al termine del ciclo vaccinale, e questo per garantire l’immunizzazione che si ottiene solo dopo due somministrazioni.
Attualmente scadrà il 31 luglio ma vista la situazione di risalita della curva epidemiologica il governo Draghi è intenzionato a prorogarlo per ulteriori due/tre mesi, sia per completare la campagna vaccinale che per organizzare il rientro a scuola dei ragazzi.
È attesa per la prossima settimana anche la cabina di regia: sul tavolo ci sono i dati degli altri Paesi, quali Inghilterra ed Israele, dove il numero dei vaccinati è altissimo ma tornano a salire i contagi. Nell’ultima settimana Londra ha visto anche un aumento dei ricoveri del 56% e ieri i decessi sono stati 50.
La preoccupazione di Speranza per la recrudescenza del virus potrebbe spingerlo, nelle prossime settimane, a riportare le Regioni più a rischio in zona gialla con la chiusura dei locali alle 18 e la mascherina obbligatoria anche all’aperto.