La montagna può essere un’alleata o diventare una vera e propria trappola mortale. Una coppia di escursionisti lo ha provato sulla propria pelle quando sono rimasti bloccati sulla Maiella. Le operazioni di soccorso hanno avuto il lieto fine.
Nella giornata del 21 dicembre, si è resa necessaria un’operazione di soccorso a causa di un incidente occorso a una coppia di escursionisti, rimasti bloccati sulla Maiella. È stato necessario un dispiegamento di forze di tutto rispetto per salvare la coppia che era rimasta intrappolata sul versante chietino della Maiella.
Nello specifico, i due escursionisti non sono riusciti più a proseguire una volta arrivati a Taranta Peligna, un territorio montano che può essere insidioso se non si è bene preparati o durante fenomeni meteo avversi. Fortunatamente, tutto è andato bene grazie alla risposta repentina e precisa dei soccorritori.
Escursionisti a rischio ipotermia: salvati e portati a Pescara
L’intervento ha visto coinvolte tre squadre del Cnas abruzzese (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico), supportate da una squadra del soccorso alpino della guardia di finanza; queste hanno collaborato con un elicottero proveniente da Pratica di Mare dell’aeronautica militare per portare a termine la missione di salvataggio.
L’allarme era stato inizialmente lanciato dal centro Sar, gruppo dell’Aeronautica Militare destinato a compiti di ricerca e soccorso, che ha risposto prontamente alla richiesta di intervento della delegazione abruzzese del Cnsas. È stato dispiegato un elicottero HH139b, in dotazione all’Aeronautica, nonostante le condizioni meteo non fossero favorevoli, infatti erano caratterizzate da forti venti, che hanno reso difficile lo spostamento aereo.
L’operazione non è stata semplice, il pilota e l’equipaggio hanno dovuto effettuare diversi tentativi di avvicinamento al punto di recupero. Ha giocato un ruolo cruciale nel garantire il successo dell’intervento l’utilizzo di visori notturni con i quali l’equipaggio è stato in grado di localizzare la coppia, ormai a rischio ipotermia.
Uno specialista aerosoccorritore è stato, quindi, inviato via terra per raggiungere gli escursionisti e assicurarsi che fossero in condizioni di salire sull’elicottero. Una volta raggiunti, sono stati avvolti in coperte termiche d’emergenza per fermare l’ipotermia, e immediatamente trasferiti all’aeroporto di Pescara. Qui, un’equipe medica li ha trasportati con un’ambulanza presso una struttura ospedaliera.
Nonostante tutto, le condizioni dei due escursionisti erano buone quando sono stati tratti in salvi con l’elicottero, questo grazie alla velocità con cui le operazioni si sono svolte che ha permesso alle squadre di raggiungere i due escursionisti prima che le loro condizioni di salute fossero messe davvero alla prova dal freddo dei 2500 metri di altitudine su cui erano rimasti bloccati.