Il prossimo Dpcm entrerà in vigore il 6 marzo e resterà valido fino al 6 aprile 2021.
Ad illustrare il primo decreto a firma del presidente del Consiglio Mario Draghi sono stati i ministri Maria Stella Gelmini (Affari Regionali e Autonomie) e Roberto Speranza (Salute) nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi di questo tardo pomeriggio. Presenti anche Brusaferro e Locatelli (Istituto e Consiglio Superiore di Sanità).
La novità più importante del provvedimento riguarda la scuola: vista la rapida diffusione della variante inglese e la “robusta ripresa dei contagi”, come chiarito dal ministro della Salute, su indicazione del Comitato Tecnico Scientifico il governo ha deciso che le scuole svolgeranno la didattica a distanza sempre in zona rossa e anche nelle fasce gialle e arancioni se si hanno 250 casi ogni 100 mila abitanti e questo perché la variante inglese “ha una particolare capacità di penetrazione nelle fasce più giovani”.
Il provvedimento è stato “condiviso con gli enti locali” ha chiarito il ministro Gelmini ed è stata “accolta la richiesta delle Regioni di far scattare il cambio di fascia non più dal weekend ma dal lunedì anche nel rispetto di commercianti e ristoratori e per preservare queste categorie da ulteriori danni”.
Ulteriori misure del Dpcm saranno:
Un tavolo tecnico è previsto per rivedere i 21 parametri per l’assegnazione dei colori ai territori mentre venerdì ci sarà la prima riunione sui vaccini tra l’Esecutivo, le regioni e il neocommissario all’emergenza Figliuolo.
Dal 27 marzo sarà possibile, attraverso prenotazione online, tornare a frequentare i luoghi della cultura.