La crisi da pandemia colpisce anche il Vaticano.
Papa Francesco, con “Motu proprio”, ha scelto di tagliare gli stipendi e sospendere gli scatti di anzianità: nella lettera Apostolica si stabilisce il contenimento della spesa per il personale della Santa Sede, del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e di Enti collegati.
Il taglio delle retribuzioni, del 10%, toccherà i cardinali e a scendere gli altri superiori, ecclesiastici e religiosi. Fino al 2023 sospesi gli scatti di carriera per le figure apicali (eccetto i dipendenti laici dal primo al terzo livello)
Contenere la spesa per non licenziare nessuno “un futuro sostenibile economicamente richiede di adottare anche misure riguardanti la retribuzione del personale” e verrà fatto adottando i “criteri di proporzionalità e progressività” scrive Bergoglio.
La misura decisa dal Papa verrà attuata a partire dal 1 aprile, ad incidere negativamente sulle fonti di ricavo della Santa Sede anche la chiusura dei Musei Vaticani che, anche se a volte sono rimasti aperti, hanno visto un flusso di utenti quasi azzerato rispetto ai numeri che venivano registrati pre-Covid.