Rafforzare le misure anti-contagio.
Ad un anno esatto dal primo lockdown il rischio è quello di vedere, di nuovo, l’Italia chiusa dai divieti.
La richiesta, formulata dal Comitato Tecnico scientifico al governo, nel corso della riunione di questa mattina, è stata quella di inasprire le misure o pensare ad una stretta generale.
L’Esecutivo, a guida Draghi, ora dovrà recepire e convertire le indicazioni fornite dagli esperti in nuove misure restrittive da inserire nel Dpcm (firmato solo pochi giorni fa ma superato dai numeri del contagio che chiedono un imminente intervento) per arginare l’aumento rapido dei casi, ed abbassare la curva epidemiologica.
Il Cts ha chiesto, nello specifico, un modello di chiusure simili a quelle istituite per il periodo natalizio:
Tra le altre richieste, avanzate dai tecnici, anche che si vada spediti con la campagna vaccinale somministrando le dosi a più persone possibili nel più breve tempo possibile.
Al momento sembra il governo non intenda attuare un lockdown generale ma piuttosto una strategia localizzata che interviene sui territori, in base ai report settimanali dei dati, con “azioni chirurgiche e di differente ampiezza a seconda delle aree di rischio” come proposto dal vice ministro alla Salute Sileri.
La riunione, tra governo e Comitato Tecnico Scientifico, arriva all’indomani del giorno in cui il nostro Paese ha superato la soglia dei 100 mila morti per Covid, come ricordato nel primo video messaggio del Premier Draghi agli italiani.