E per far questo sono stati tracciati tre diversi step. Sono alcuni dei temi al centro del tavolo di lavoro che si è tenuto nel pomeriggio di oggi, ad Alba Adriatica. Riunione indetta dal sindaco Antonietta Casciotti al quale ha preso parte il presidente della Regione, Marco Marsilio, Il sottosegretario alla giunta regionale. Il consiglio comunale della cittadina costiera, assieme ai tecnici della Regione e ad una rappresentanza degli operatori turistici. Presenti anche i consiglieri regionali Pietro Quaresimale ed Emiliano Di Matteo.
La preoccupazione di amministratori e operatori è palpabile, anche alla luce di quelle che sono state le mareggiate dello scorso febbraio e dei segnali, evidenti, che si sono manifestati anche durante la stagione estiva.
Il presidente Marsilio, dal canto suo, ha assicurato la massima attenzione del Governo regionale nei confronti del fenomeno dell’erosione costiera ricordando come, “anche prima di essere eletto, all’indomani di una violenta mareggiata ad inizio febbraio, abbia effettuato personalmente dei sopralluoghi nelle zone del litorale abruzzese maggiormente colpite per rendersi conto della situazione. “Proprio lunedì scorso, – ha affermato il Presidente – ho incontrato il ministro Costa, che ha tra le deleghe anche la difesa del mare e dell’ambiente, e gli ho consegnato un dossier sull’erosione che presenta, nello specifico, due focus: uno sulla situazione di Casalbordino ed uno riguardante proprio l’emergenza che si sta vivendo ad Alba Adriatica.
È chiaro che solo presentandosi al Ministero con un piano complessivo di difesa della costa – ha continuato – si potranno ottenere risultati efficaci intervenendo con soluzioni durature nel tempo che mettano in sicurezza tutto il litorale. Ecco perché è importante che i Comuni e la Regione lavorino insieme – ha sottolineato – per rappresentare un crono-programma di interventi che dimostrino la realtà del problema facendo comprendere al Governo nazionale che le risorse eventualmente ottenute non verranno disperse”.
Il sottosegretario D’Annuntiis, entrando nel dettaglio, ha spiegato che “si prevede di intervenire in tre fasi. L’obiettivo – ha detto – è quello di salvare la prossima stagione estiva ma da questo momento ad aprile non sarà possibile effettuare interventi strutturali. Per cui, in primo luogo, si interverrà con un ripascimento importante di circa 50mila metri cubi di sabbia per un tratto di circa 700 metri: dalla zona della bambinopoli verso sud”.
E’ probabile anche la collocazione di una sorta di pennello provvisorio, in coincidenza con l’ampio tratto di spiaggia libera antistante via Olimpica per proteggere le attività di ripascimento. Il costo di questo intervento, finanziato dalla Regione, dovrebbe essere di almeno 500mila euro.
Successivamente, si provvederà con la creazione di una spiaggia di alimentazione che dovrà preparare il terreno per i successivi interventi strutturali che prevedono un ripascimento di almeno 150mila metri cubi di sabbia e riguarderanno il tratto tra la foce del Tronto e quella del Salinello: cioè il litorale da Martinsicuro a Giulianova. L’investimento, anche questo possibile con fondi regionali, potrebbe aggirarsi quasi 2milioni di euro per il 2021.
Intervento strategico che sarà programmato in una fase successiva alla definizione del Piano di difesa della costa, che dovrebbe essere pronto entro la fine dell’anno.
La terza fase consiste in un progetto da 50 milioni di euro che riguarderà per 20 milioni il rafforzamento della costa di Alba Adriatica, per 20 milioni di euro la difesa della costa di Giulianova e per 10 milioni di euro la protezione del litorale di Tortoreto”. Come ha confermato anche il dirigente regionale, Franco Gerardini, si procederà per step e, come primo intervento, accanto al cospicuo ripascimento, potrebbe essere posizionato un piccolo pennello all’inizio della spiaggia libera di Alba Adriatica al fine di contenere il trasporto dei sedimenti marini. Il presidente Marsilio ha, inoltre, assicurato la piena collaborazione del Dipartimento delle Infrastrutture che era presente ad Alba Adriatica anche con il direttore Emidio Primavera poiché “tutte le soluzioni che si andranno ad adottare dovranno essere condivise con l’amministrazione comunale e con gli operatori turistici. In ogni caso, – ha confermato Marsilio- gli interventi strutturali che verranno proposti necessitano di una approfondita fase di studio e di analisi che peraltro è già partita anche grazie alla collaborazione ed alle competenze dell’Arta”. La vera sfida, soprattutto in ordine alla terza fase, sarà quella di reperire fondi utili per tale piano strategico.
Nel frattempo, c’è anche la stagione invernale da superare, con tutte le preoccupazioni del caso. Non è da escludere che i concessionari maggiormente esposti al fenomeno, possano poi collocare dei massi provvisori a tutela delle proprie strutture, alla stregua di quello che accade a Martinsicuro. Su questo aspetto, ovviamente, bisognerà ottenere le autorizzazioni del caso.