Un secolo per il Carabiniere Abramo: fu deportato in un campo di concentramento

Il carabiniere Abramo festeggia 100 anni. Molti di questi li ha passati onorando la divisa dell’arma, altri invece vivendo momenti bui come la deportazione in un campo di concentramento austriaco.

Colonnella, in provincia di Teramo, 100 anni fa nasceva Abramo Rossi, un uomo che ne ha viste tante, forse anche troppe a causa della malvagità umana. Carabinieri fedele all’arma per 36 anni fu anche deportato in un campo di prigionia austriaco. Fortunatamente, ne è uscito e ora può festeggiare i suoi 100 anni.

compleanno 100 anni
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Un traguardo davvero eccezionale che l’uomo ha condiviso con i suoi cari nella stazione dei carabinieri in cui prestò servizio in quel di Pescara. Durante i festeggiamenti ha ricordato i bei momenti passati nell’arma, ma anche i periodi più bui come la deportazione in un campo di concentramento in Austria.

I 100 anni del carabiniere Abramo Rossi

Nato il 6 marzo 1924, Abramo Rossi ha festeggiato 100 anni presso la caserma dei carabinieri di Pescara in cui prestò servizio con il grado di Sottotenente verso il termine della sua carriera, durata 36 anni. Prima fu comandante di stazione a Roccaraso e prima ancora prestò servizio in varie parti d’Italia.

cappello dei carabinieri
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Con la moglie Pia i figli Franca Ida, Gabriella, Attilio e il nipote Paolo, il carabiniere Abramo ha festeggiato ricordando anche il periodo più brutto della sua vita, la deportazione in un campo di concentramento in Austria. Abramo Rossi è testimone diretto della pagina più nera della storia del Novecento, la Seconda Guerra Mondiale che vide la salita al potere dei regimi totalitari, in Italia con il Fascismo e in Germania con il Nazismo.

Egli stesso subì gli effetti delle grandi decisioni che cambiarono la storia dell’umanità, infatti fu deportato in un campo di sterminio austriaco a seguito dell’armistizio firmato da Badoglio l’8 settembre 1943. Con l’armistizio, l’Italia si arrendeva alle Nazioni Unite inimicandosi però i nazisti che di tutta risposta catturarono e imprigionarono i soldati e i militari italiani.

Non solo, quei soldati persero ogni diritto e tutela e furono catalogati come IMI, ovvero Internati Militari Italiani. Il carabiniere Abramo Rossi subì quella sorte, tuttavia uscì vivo dall’incubo e ora può raccontare ciò che ha vissuto alle generazioni future. Con i suoi cari ha festeggiato nella giornata del 6 marzo il compimento dei 100 anni, un traguardo storico per chi la storia l’ha vissuta e fatta davvero.

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