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Uffici di prossimità: bando della Regione rivolto a comuni e unioni

È stato pubblicato sul Bura ordinario del 10 marzo 2021 l’invito ai Comuni e alle Unioni di Comuni a presentare manifestazione di interesse per candidarsi all’attivazione degli uffici di prossimità, secondo quanto previsto dal programma operativo nazionale Governance e Capacità istituzionale 2014-2020.

 

L’obiettivo dell’avviso è di coinvolgere i Comuni e le Unioni di Comuni della regione per attivare, presso i loro territorio, punti di accesso previsti dall’azione di sistema “Uffici di prossimità” del ministero della Giustizia. Il progetto nazionale si propone di ampliare la rete dei servizi giudiziari offerti ai cittadini, in particolare alle fasce deboli, per diffondere informazioni e semplificare l’accesso alla tutela dei diritti grazie al supporto delle tecnologie informatiche. La presentazione della domanda comporterà l’impegno, da parte degli Enti locali selezionati, ad approvare in Consiglio comunale o di Unione l’interesse all’attivazione dell’Ufficio di prossimità nel proprio territorio.

 

“Auspico un risultato in termini di partecipazione importante – dichiara l’assessore agli Enti locali Pietro Quaresimale – che testimonierebbe la sensibilità delle Autonomie locali alla grande opportunità di avvicinare il sistema della Giustizia ai cittadini e, in particolar modo, alle fasce più deboli della popolazione. Dopo le necessarie interlocuzioni con il ministero di Giustizia sul progetto finanziato dal Programma Governance, inizierà la programmazione delle attività con le prime amministrazioni aderenti. È intenzione della Regione attivare il maggior numero di sportelli finanziabili”.

 

La Regione Abruzzo, per attivare gli Uffici di prossimità ha stanziato oltre 1,1 milioni di euro derivanti dal Programma operativo nazionale Governance 2014-2020. Le manifestazioni di interesse sono rivolte ai 305 Comuni del territorio regionale, con una specifica attenzione ai Comuni facenti parte dei distretti per i quali già sono state soppresse delle sedi ovvero è prevista la soppressione di Tribunali a seguito della riforma operata con i Decreti legislativi n. 155 e n. 156 del 2012.