Truffa del finto Carabiniere: due anziane non credono alla storia e chiamano i Carabinieri veri. Cosa è accaduto
In una giornata che avrebbe potuto trasformarsi in un incubo per due anziane residenti nei comuni di Cermignano e Penna Sant’Andrea, l’intuito e la prontezza hanno giocato un ruolo chiave nel sventare due tentativi di truffa orchestrati da malintenzionati che si sono spacciati per carabinieri. Questi episodi sollevano nuovamente l’attenzione sulla crescente ondata di crimini mirati a sfruttare la vulnerabilità delle persone anziane.
La prima segnalazione proviene da Cermignano, dove una donna ultrattantenne ha ricevuto una telefonata da un individuo che si è presentato come carabiniere in servizio a Teramo. L’uomo ha tentato di convincere l’anziana a recarsi in caserma per ritirare degli atti dell’INPS, promettendole un improbabile aumento della pensione. Fortunatamente, la donna ha avuto il buon senso di rivolgersi direttamente ai veri Carabinieri della stazione di Val Vomano-Penna Sant’Andrea, i quali hanno immediatamente preso in carico la situazione.
Risposta delle autorità e misure preventive
Pochi minuti dopo, a Penna Sant’Andrea, si è verificato un episodio simile con una donna di 78 anni come protagonista. In questo caso, il finto carabiniere ha cercato di estorcere 5.000 euro alla donna raccontando una falsa storia riguardante un incidente stradale coinvolgente sua figlia. Anche in questa circostanza, l’intuizione dell’anziana signora ha portato alla pronta interruzione della comunicazione e alla chiamata dei veri carabinieri.
La risposta delle forze dell’ordine non si è fatta attendere: pattuglie sono state inviate nei comuni interessati con lo scopo di identificare eventuali sospetti. Due individui senza apparente motivo valido per trovarsi nella zona sono stati fermati e sono attualmente sotto indagine.
Parallelamente agli interventi sul campo, l’Arma dei Carabinieri della provincia Teramo prosegue senza sosta nelle sue campagne informative volte a prevenire questo genere di reati. Gli incontri informativi organizzati nelle chiese, nei centri aggregativi e durante le riunioni condominiali rappresentano momenti cruciali per sensibilizzare soprattutto le fasce più vulnerabili della popolazione.
L’impegno nell’aumentare la consapevolezza pubblica su queste tematiche vede coinvolti anche gli organi di stampa locali che contribuiscono significativamente alla diffusione delle informazioni necessarie per prevenire le truffe. La strategia preventiva adottata sta dimostrando i suoi effetti positivi nel ridurre il numero dei crimini riusciti grazie all’aumento della vigilanza da parte dei cittadini.