Parco Nazionale d’Abruzzo: chiuso il sentiero F10 sul Monte Marsicano. Troppi curiosi disturbano gli orsi nella delicata fase dell’accoppiamento
Un sospiro amaro, una decisione necessaria, ma che suona come una sconfitta. A poco più di un anno da un provvedimento analogo, il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, è costretto a calare il sipario su un sentiero vitale. Il motivo? L’invadenza dell’uomo, l’assalto di troppi curiosi armati di smartphone, intenti a spiare e fotografare gli esemplari di orso bruno marsicano. Una pressione insostenibile, che mette a rischio la sopravvivenza stessa di questi giganti buoni.

Il sentiero in questione, il famigerato F10 che si inerpica fino alla vetta del Monte Marsicano, è diventato il palcoscenico di un’attenzione non richiesta, quasi violenta. “Anche quest’anno abbiamo atteso e sperato in un afflusso ridotto al minimo, cosa che non è purtroppo avvenuta“, spiegano dall’ente Parco, con la voce rotta dalla delusione. Un appello inascoltato, un grido nel deserto.
Ma perché tanta severità? Perché l’urgenza di questa chiusura? La risposta è nel cuore della natura: l’area attraversata dal sentiero è il “luogo sacro” scelto da diversi individui di orso bruno marsicano per la fase dell’accoppiamento. È il momento più delicato, più vulnerabile, della vita di questi animali.
Un tassello fondamentale per la sopravvivenza e la prosperità di una specie unica al mondo, un tesoro prezioso a rischio di estinzione. Ogni disturbo, ogni presenza umana, ogni flash, ogni rumore, può compromettere irrimediabilmente questo rito essenziale per il futuro della specie.
La restrizione necessaria per la sopravvivenza
La restrizione, dunque, non è un capriccio, ma un atto d’amore, una misura disperata per evitare qualsiasi tipo di disturbo all’accoppiamento degli orsi. E l’augurio del Parco è “che rispetto e precauzione possano essere adoperate anche per altre situazioni simili, magari esterne al Parco, dove l’area protetta non ha possibilità di intervenire con divieti di accesso“.

Un messaggio universale, che invita a una riflessione profonda sul nostro rapporto con la natura selvaggia. La chiusura del sentiero F10 resterà in vigore fino al 15 giugno.
Una data che segna la fine di un periodo critico, ma che potrebbe anche essere prorogata, se le esigenze di tutela degli orsi lo richiederanno. Il Parco alza le barricate, non per escludere, ma per proteggere.
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Un gesto di amore per i suoi giganti, un sacrificio per la loro sopravvivenza. L’orso marsicano è un simbolo, e la sua salvezza (purtroppo) passa anche dal rispetto, dal silenzio, dall’intelligenza dell’uomo.





