Superbonus, i provvedimenti del Parlamento accendono la discussione in Abruzzo

“Ieri in Aula alla Camera si è consumata la distruzione del Superbonus da parte del governo Meloni che ha deciso di abbandonare famiglie e imprese italiane per una scelta meramente ideologica e per l’incapacità a trovare soluzioni ai problemi.

 

E meno male che loro erano quelli ‘pronti’! Il vergognoso decreto cessioni pone una pietra tombale su un intero settore e il suo indotto. Dopo aver promesso per mesi aiuti e soluzioni, sono stati capaci soltanto di bloccare tutto, gettando nella disperazione centinaia di migliaia di cittadini”. Così le deputate del MoVimento 5 Stelle Daniela Torto e Gabriella Di Girolamo.

“Mentre l’Europa va in una direzione, noi andiamo in quella opposta. Senza uno straccio di idea, di progettualità. Questa maggioranza porta il Paese nel baratro, giocando con la vita delle persone. Come si potrà sostenere ora la direttiva europee sulle case green? Ancora una volta, dimostrano che le loro priorità sono altre: sono in prima fila quando c’è da aiutare evasori e corrotti, ma non fanno nulla per sostenere i nostri lavoratori e i cittadini più fragili”, concludono le deputate M5S.

“È servita una battaglia parlamentare e di territorio per farvi capire che sui crateri sismici il decreto 11 sul superbonus sarebbe stata una sciagura, e stupisce che non ne fossero avveduti i senatori provenienti da quella nostra terra, e solo così avete reintrodotto per questa parte del Paese gli strumenti normativi originari. Ma non sarebbe bastato lasciare le norme come erano senza modificare per poi rimodificare? Almeno il buon gusto di non gioire per aver fatto un danno solo in parte riparato”: è un passaggio dell’intervento che il senatore del Partito Democratico Michele Fina ha fatto in Aula nella discussione nell’ambito della conversione in legge del decreto sul superbonus.

“Durante la campagna elettorale per le passate elezioni politiche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni dichiarava pieno sostegno e sicuro aiuto, in caso di vittoria, a tutti coloro che in questi anni hanno investito sui bonus edilizi. Vinte le elezioni le promesse sono state stravolte. Con un colpo di spugna avete eliminato sconto in fattura e cessione del credito e non avete introdotto alcuna misura vera per l’alleggerimento dei cassetti fiscali”.

Il dl Superbonus ha creato frizioni tra i partiti. E la sua discussione in Senato arriva a poche ore dalla ricorrenza del sisma di L’Aquila: non a caso, quando si parla di Superbonus, si parla anche di prevenzione. L’Italia soffre una fragilità diffusa e per questo il senso di responsabilità delle istituzioni dovrebbe evitare di disperdere le poche risorse a disposizione, cosa non accaduta purtroppo proprio con il Superbonus. Secondo i partiti che lo hanno introdotto, ora all’opposizione, tutti potevano ricostruirsi casa gratis. Un’utopia che è costata 110 miliardi di euro e truffe da 9 miliardi. Un pasticcio. Un pensiero va alle imprese che hanno crediti in pancia e che si trovano sulla soglia del fallimento, e anche a quei cittadini che non hanno mai visto partire i lavori. Bisognava intervenire per salvaguardare i conti dello Stato e tutto ciò è all’interno di questo decreto: iniziative che stanno avendo successo”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Etelwardo Sigismondi.

 

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