Nei Pronto Soccorso abruzzesi, circa il 10% degli avventori rinuncia ad attendere per ricevere delle cure: la motivazione parrebbe essere legata alle lunghe attese per essere visitati.
La situazione sanitaria italiana sta affrontando un periodo decisamente buio e burrascoso. Dopo una pandemia che ha messo in ginocchio le strutture sanitarie sul territorio e i medici tutti, ci si trova adesso a fare il conto con tutta una serie di problematiche che, a cascata, finiscono per ripercuotersi sui pazienti. Nel centro dell’occhio del ciclone ultimamente, i Pronto Soccorso.
La situazione in Abruzzo pare rispecchiare un dato che, soprattutto nel sud Italia, pare avere impatti decisi e preoccupanti sulla popolazione. Secondo alcune analisi infatti, nei Pronto Soccorso della Regione Abruzzo, si starebbe registrando un dato molto preoccupante: circa il 10% dei pazienti che si recano in una delle strutture presenti sul territorio, decidono di abbandonare prima di essere visitati a causa delle lunghissime attese.
Pronto Soccorso, tra prassi e legge
La sanità è una materia molto particolare, su cui governi regionali e nazionali finiscono per scontrarsi dato che, le regioni, hanno una capacità decisionale decisamente ampia ma si trovano comunque a sottostare a delle linee guida regionali che, rispettando una delle caratteristiche più importanti del diritto, devono essere necessariamente generiche e applicabili a ogni situazione.
Questo però, genera un corto circuito non da poco: se è vero che dal Governo centrale devono arrivare delle norme generiche, che magari grazie a un certo grado di discrezionalità possono essere applicate a varie situazione, è anche vero che sempre più spesso, la prassi di alcune strutture e alcune realtà, scorna con quelle che sono le direttive nazionali, mettendo in difficoltà sia i pazienti che il personale sanitario.
La situazione dei Pronto Soccorso è indicativa del problema: in diverse regioni di centro-sud Italia, il personale medico e sanitario si trova impossibilitato a smaltire tutti i pazienti nei tempi previsti dalla legge (minutaggio che varia in base ai codici assegnati ai pazienti). Ciò si traduce in percentuali sempre crescenti di pazienti che abbandonano i Pronto Soccorso ancor prima di venir visitati.
Parlando di dati, l’Abruzzo non è sicuramente la regione messa peggio sotto questo punto di vista: la sua percentuale di abbandono è del il 10,48%. Si tratta però del riflesso di un problema sistematico che coinvolge varie regioni. Poco sopra troviamo infatti la Campania all’11,80%, la Sicilia con il 12,71% e la Sardegna con il 24,31%.