L’epicentro è stato registrato, alle 23:48, a Montecilfone in provincia di Campobasso con profondità a circa 19km e magnitudo 4.7.
In diversi paesi del chietino e dell’aquilano molto persone sono scese in strada. La scossa è stata avvertita anche nel pescarese e nel teramano così come in Campania, Puglia e Lazio.
Torna a tremare la terra in Molise, a fare di nuovo paura: dopo la scossa di magnitudo 4.2 dello scorso 25 aprile ad Acquaviva Collecroce, poco prima di mezzanotte un nuovo terremoto del 4.7 ha colpito la zona, interrompendo bruscamente la calma di Ferragosto anche sulla costa adriatica e in Campania. Da una prima ricognizione, non avrebbe però fatto danni di rilievo e nessuna segnalazione in questo senso è giunta a protezione civile e vigili del fuoco. La forte scossa di stanotte, seguita da una meno intensa del 2.3, ha avuto epicentro tra Montecilfone e Palata, è durata poco più di 10 secondi ed è stata sussultoria, ma tanto è bastato per spaventare gli abitanti della zona e dei paesi vicini: “Dal 2002 questa è la scossa più forte che abbiamo sentito, non ho mai visto la gente del mio paese scappare di casa piangendo terrorizzata. Molti di loro questa notte dormiranno in macchina”, ha detto all’ANSA il sindaco di Palata Michele Berchicci. “A Montecilfone, da una prima ricognizione, sono stati riscontrati lievi danni ad alcuni cornicioni”, ha detto il sindaco Franco Pallotta, precisando di avere contattato l’Enel per il ripristino dell’elettricità, che manca in circa la metà del paese. “Ci sono dei danni – ha dichiarato all’Ansa il primo cittadino -. Per ora non sembrano gravi ma l’oscurità non ci permette di controllare in maniera approfondita. Domani faremo un sopralluogo più accurato”, anche per il blackout che ha interessato buona parte dell’abitato. “Abbiamo contattato l’Enel – ha proseguito Pallotta – per ripristinare al più presto la corrente elettrica a Montecilfone”. Già in nottata il sindaco ha avuto contatti telefonici con il Presidente della Regione Molise Toma e la Prefettura di Campobasso per organizzare le verifiche
Tre piccole scosse di magnitudo tra 1.5 e 1.9 hanno preceduto il sisma del 4.7 registrato poco prima della mezzanotte in Molise, seguito poi da una quinta, del 2.3. La scossa più forte è stata avvertita anche in Abruzzo, Campania, e in Puglia. Lo ha precisato in una nota l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, precisando che l’area interessata è considerata di ‘pericolosità medio-alta’. “Alle ore 23:48 italiane del 14 agosto 2018, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) ha localizzato un terremoto di magnitudo ML 4.7 (Mw 4.6), in provincia di Campobasso, 6 km a Sud di Montecilfone, ad una profondità di 19 km. L’evento – aggiunge l’Istituto – è stato localizzato in un’area a pericolosità medio-alta così come mostrato nella mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale con accelerazione attese comprese tra 0.150 e 0.175 di g. Il Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani (versione 2015) mostra subito a sud dell’area epicentrale di questo terremoto i 2 eventi del 31 ottobre e 1 novembre della sequenza sismica del 2002 che colpì duramente il comune di San Giuliano di Puglia”. “Il 25 aprile 2018 in quest’area – ricorda poi l’Ingv – si era verificato un altro evento sismico di magnitudo Mw 4.3 nei pressi di Montecilfone ad una profondità di 29 Km. Il terremoto è stato risentito in un’ampia area dalla costa adriatica fino a quella tirrenica, in particolare nella provincia di Campobasso, nelle province limitrofe di Abruzzo e Puglia e in una vasta area della Campania, così come evidenziato dalla Mappa preliminare dei risentimenti del terremoto elaborata dai circa 436 questionari inviati al sito www.haisentitoilterremoto.it aggiornata alle ore 00:21 del 15 agosto”
Non sono state evidenziate criticità ai piloni del viadotto Ponte Liscione che ricade nel comune di Guardialfiera. La conferma arriva da Vigili del Fuoco e tecnici Anas impegnati da ieri sera, dopo la scossa di terremoto, in controlli ripresi poi questa mattina. “Già ieri sera sono stati effettuati i primi accertamenti sui giunti del viadotto – ha spiegato il sindaco di Guardialfiera Emilio Tozzi – Questa mattina i piloni. Tutto è andato bene”. A Montecilfone (Campobasso), zona dell’epicentro, non sono emersi danni ulteriori oltre quelli segnalati in nottata subito dopo la scossa di magnitudo 4.6. In relazione al disservizio che si è verificato a Montecilfone, con metà paese rimasto senza corrente elettrica dopo la scossa, i tecnici di e-Distribuzione sono intervenuti prontamente per rialimentare tutte le utenze e la corrente è tornata dopo poco più di un’ora.