Ancora scontri tra tifosi in autostrada. Momenti di paura vissuti in A14 con gli ultrà che sono arrivati a contatto. Indaga la polizia
Paura nella giornata di ieri, domenica 25 agosto, sulla A14 a causa di scontri tra alcuni tifosi. Stando alle informazioni che si hanno la guerriglia ha visto protagonisti ancora una volta i supporters del Teramo e quella del Giulianova dopo quanto successo lo scorso anno proprio nella città giuliese.
Questa volta il teatro dello scontro è stato il casello di Val di Sangro. Entrambe le tifoserie stavano tornando dalle rispettive trasferte di Agnone e Vasto quando si sono incontrate. Immediata la tensione e il lancio di bastoni tra i presenti. Alla fine è intervenuta la polizia per placare la situazione ed ora sono in corso le indagini per cercare di ricostruire meglio l’accaduto e identificare le persone che hanno preso parte a questa guerriglia.
Gli scontri al casello di Val di Sangro sono avvenuti in pieno ritorno dalle vacanze di molti italiani e il bilancio poteva essere molto più grave. Fortunatamente non ci sono state altre persone coinvolte nella guerriglia, ma la paura per gli automobilisti è stata tanta. Sul posto anche diverse persone che hanno ripreso la scena con il cellulare e i video diventati virali in davvero poco tempo.
In un filmato si vedono proprio le due tifoserie cercare lo scontro con i bastoni. Una tensione che va avanti ormai da diverso tempo e che rende complicate anche le prossime trasferte. Toccherà alla Prefettura ora trovare una soluzione per evitare in futuro altri scontri simili. La stagione calcistica è molto lunga e non sono da escludere ulteriori guerriglie tra queste tifoserie.
Sulla vicenda è in corso un’indagine della polizia. Gli inquirenti sono al lavoro per individuare le persone che hanno preso parte a questa rissa e identificarli. Al vaglio delle forze dell’ordine tutti i filmati presenti sui social (e non solo) anche se non sarà semplice risalire al loro nome e cognome.
La maggior parte dei tifosi erano, infatti, incappucciati e a volto coperto. Le indagini, comunque, proseguono e il rischio per queste persone è quello di ricevere il Daspo oltre che naturalmente avere un duro procedimento dal punto di vista penale.