L’Abruzzo, regione ricca di storia, cultura e bellezze naturali, offre ai suoi visitatori un’ampia gamma di musei e siti culturali.
Il Ministero della Cultura ha recentemente pubblicato i dati relativi ai flussi di visitatori nei musei italiani per l’anno 2023, rivelando interessanti tendenze per quanto riguarda le preferenze culturali in Abruzzo.
La varietà dei musei abruzzesi dimostri come questa regione sia capace non solo di conservare, ma anche valorizzare il proprio patrimonio storico-culturale attirando ogni anno migliaia di turisti ed appassionati da tutto il mondo.
Il podio dei musei abruzzesi
Al primo posto nella classifica dei musei più visitati della regione si posiziona il Museo Nazionale d’Abruzzo de L’Aquila. Questa istituzione culturale ha attirato ben 56.824 visitatori nel corso dell’ultimo anno, generando introiti per 109.269 euro. Il Museo Nazionale d’Abruzzo è noto per la sua vasta collezione che spazia dall’arte medievale e rinascimentale fino a opere contemporanee, offrendo un viaggio attraversante diverse epoche storiche.
Il secondo posto è occupato dal Castello Piccolomini di Celano, anch’esso situato nell’Aquilano. Questa fortezza medievale trasformata in museo ha registrato 37.815 ingressi e un introito complessivo di 80.403 euro. Il castello ospita collezioni che narrano la storia locale attraversando varie epoche, dalla preistoria al Rinascimento.
Un dato particolarmente interessante emerge dalla città di Pescara dove si trova la Casa natale di Gabriele D’Annunzio, inclusa nella top 3 dei musei più frequentati con 22.746 visitatori nel solo anno 2023. Di questi, 10.814 hanno pagato il biglietto mentre altri 11.932 hanno usufruito dell’ingresso gratuito, generando un totale di introiti pari a 40.771 euro.
Non meno importanti sono altri siti che arricchiscono l’offerta culturale abruzzese: il Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo Villa Frigerj a Chieti con i suoi 18.215 visitatori e il Museo Archeologico Nazionale La Civitella sempre a Chieti che ha accolto 17.319 persone nell’ultimo anno. Inoltre merita una menzione l’Abbazia di Santo Spirito al Morrone situata a Sulmona con i suoi quasi diecimila (9.876) appassionati della storia monastica e religiosa dell’Italia centrale.
Tra le gemme culturalmente preziose ma gratuite troviamo l’Abbazia di San Clemente a Casauria nel Pescarese che ha visto passare dalle sue porte ben 13.318 persone senza generare introiti diretti, ma arricchendo significativamente l’offerta culturale della regione grazie alla sua straordinaria bellezza architettonica e storica.