“La L. R. 28/2011 ed il suo regolamento attuativo hanno determinato maggiori incombenze per i tecnici incaricati e per il personale del servizio Genio Civile, che deve rilasciare l’autorizzazione sismica o l’attestazione di avvenuto deposito sismico”, sottolinea D’Annuntiis.
“Le pratiche della ricostruzione post sisma sono sottoposte ad istruttoria, da parte degli Uffici Speciali, finalizzata alla concessione del contributo per la riparazione degli immobili danneggiati dal terremoto.
Tali pratiche devono ottenere l’autorizzazione sismica o l’attestazione di avvenuto deposito sismico; ciò comporta non solo un ritardo nell’avvio dei cantieri ma anche il rischio di modifica di interventi già approvati con relative conseguenze.
Con questo provvedimento i termini per l’inizio dei lavori decorreranno dalla data di rilascio del titolo abilitativo edilizio e non più dalla data dell’avvenuto deposito o da quella di rilascio dell’autorizzazione sismica”.