La prevenzione al tumore alla prostata ha un nuovo alleato, si chiama radiofarmaco. Le prime sperimentazioni di radiofarmaci su pazienti affetti da tumore alla prostata avverranno in Abruzzo, all’ospedale di Teramo.
Il tumore alla prostata è un argomento che mette molta apprensione negli uomini, con dati abbastanza eloquenti sul numero di casi che riguardano uomini affetti da questa patologia. Nel 2023 il tumore alla prostata ha colpito 41.100 uomini con un incremento nell’ultimo triennio del 14%.
Nuove cure e alleati della prevenzione si affacciano negli ospedali italiani, il loro nome è radiofarmaci e verranno adoperati per la prima volta in Abruzzo all’ospedale di Teramo su tre pazienti affetti da tumore alla prostata. Si tratta di un passo da gigante effettuato dalla medicina oncologica che potrà avvalersene sia per diagnosticare sia per curare con maggiore efficacia il tumore alla prostata.
Radiofarmaci contro il tumore alla prostata: la prima volta in Abruzzo
La Asl di Teramo ha dato il via libera per utilizzare radiofarmaci diagnostici e terapeutici nella cura dei tumori alla prostata. I radiofarmaci sono medicinali che hanno nella loro composizione uno o più radionuclidi – ovvero nuclei atomici radioattivi -, che una volta iniettati possono essere seguiti anche dall’esterno tramite specifiche apparecchiature.
Il 18 marzo, all’ospedale di Teramo verrà effettuata su tre pazienti per la prima volta la PET (tomografia a emissione di positroni) con radiofarmaco Psma. Questa metodica rende più efficace diagnosticare un tumore alla prostata perché i radiofarmaci consentono di segnalare tempestivamente anche metastasi molto piccole che, con altri metodi, verrebbero ignorate.
Maurizio Di Giosia, direttore generale dell’Asl di Teramo, ha dichiarato che l’utilizzo dei radiofarmaci anche in Abruzzo si è reso necessario perché molti pazienti si vedevano costretti a rivolgersi ad aziende sanitarie extra regionali: “Vogliamo dare risposte alle esigenze dei cittadini, costretti a rivolgersi ad altre aziende sanitarie anche extra regionali per l’esecuzione di queste prestazioni. Abbiamo cioè ascoltato le esigenze dei pazienti che ci hanno rappresentato la necessità di avere a disposizione organizzazioni e tecnologie per meglio affrontare il problema del cancro alla prostata“.
Gabriella Lucidi Pressanti, direttore del Dipartimento dei servizi della Asl, ha aggiunto: “E questo ultimo passaggio, che presto garantiremo alla Asl di Teramo, costituisce un tassello fondamentale diagnostico e per il corretto ed efficace inquadramento del paziente oncologico. Ogni qualvolta ci si confronta con una nuova sfida non si garantisce solo una crescita di un solo settore, ma di tutti i servizi forniti dal dipartimento, con effetti positivi sui livelli delle prestazioni sanitarie e quindi sulla qualità dell’assistenza al cittadino“.