Affermare, come è stato fatto nel corso della commissione regionale sanità, che l’unico presidio ospedaliero che può ambire a diventare Dea di secondo livello sia quello di Pescara genera confusione e conflittualità tra territori di cui nessuno sentiva il bisogno”. Lo dichiara il primo cittadino del capoluogo d’Abruzzo e presidente del Comitato ristretto dei sindaci della provincia aquilana, Pierluigi Biondi. “È quantomeno anomalo che un tecnico si sostituisca all’assessore regionale alla Sanità, all’Agenzia sanitaria regionale e ai rappresentanti dei territori, singoli o che ricoprono incarichi nei comitati ristretti della Asl, ai quali è demandata la programmazione della rete ospedaliera. – sottolinea Biondi – Il piano di riordino inviato dalla Regione, peraltro, prevede l’istituzione di quattro ospedali ad alta complessità nei quattro capoluoghi di provincia ed è su questo che si sta ragionando in sede di tavolo di monitoraggio, che prima del lockdown legato alla pandemia, aveva chiesto ulteriori approfondimenti”.
“Alla luce di quelle parole verrebbe da pensare che la gestione dell’emergenza Covid-19, di cui Albani è coordinatore, sia stata indirizzata a proseguire il disegno dell’ex presidente D’Alfonso e dal centrosinistra, già bocciati dagli elettori oltre un anno fa. Affermazioni mortificanti per un sistema sanitario, quello delle aree interne, che ha risposto in maniera efficiente e puntuale all’emergenza coronavirus non per una semplice casualità ma grazie alla preparazione e professionalità di medici, personale sanitario e di una rete di strutture in grado di sostenere la loro attività”.
“Mi sembra, pertanto, che Albani non garantisca il ruolo di terzietà e imparzialità che dovrebbe avere e auspico che presidente della giunta regionale, Marco Marsilio, e assessore alla sanità, Nicoletta Verì, valutino l’opportunità di rimuoverlo dall’incarico. A quest’ultima, inoltre, data la necessità di riorganizzare i presìdi ospedalieri del territorio nel post emergenza chiedo di procedere celermente alla presa d’atto delle decisioni assunte dalla commissione paritetica locale relative a reparti centrali dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila” conclude Biondi.
Emanuele Imprudente. “Non c’è e non ci sarà mai un Abruzzo a due velocità, nè per la sanità nè per il resto”. Secco il commento del Vice Presidente della Giunta Regionale Emanuele Imprudente, in risposta alle dichiarazioni del direttore Alberto Albani. “In merito a quanto emerso ieri in commissione Sanità – scrive in una nota il Vice Presidente Imprudente, – siamo rimasti tutti onestamente stupiti della faciloneria e del pressappochismo con il quale il dottor. Albani con valutazioni che non gli competono, ha affermato che in Abruzzo solo Pescara può ambire ad avere un Dea di secondo livello.
Premettendo che non è tra le competenze richieste ad Albani il fare valutazioni circa il futuro della struttura sanitaria della Regione, mi sento in dovere di confermare, come fatto più volte dalla Lega, che non ci sarà con noi un Abruzzo a due velocità negli investimenti sulla sanità. Se non verranno chiarite immediatamente le sue affermazioni – conclude il Vice Presidente – ritengo non possa più godere della nostra fiducia come direttore dell’emergenze della Regione Abruzzo”.