Luogo di culto finisce in fiamme: disperazione e sgomento tra i fedeli

Un incendio ha distrutto un Santuario, punto di riferimento per la diocesi. In fiamme opere dal valore inestimabile

Un’intera comunità religiosa è sotto shock per l’incendio che ha devastato il Santuario di San Ciriaco, a Torre le Nocelle. Un luogo di culto famoso per la presenza di Don Michele Bianco, noto teologo e esorcista della diocesi di Benevento. Docente universitario, ordinario di Filosofia, è autore di saggi filosofici e teologici.

Le fiamme hanno distrutto il santuario amato dalla diocesi – Abruzzo.Cityrumors.it

Ad accorgersi dell’incendio, è stato il proprietario del Bar che si trova sul retro del santuario: intorno alle due e mezzo del mattino, ha avvisato i Vigili del Fuoco e le forze dell’ordine, chiedendo aiuto: “Va tutto a fuoco, correte”. In pochi secondi le fiamme hanno avvolto il Santuario di San Ciriaco, mandando in fumo una struttura conosciuta e frequentata e bruciando delle opere dal valore inestimabile.

Uno dei principali luoghi di culto è stato carbonizzato in pochi secondi: le fiamme hanno avvolto l’intera impalcatura interna, fatta di legno e le finestre in vetro sono esplose. Tutto è andato in fumo: dall’abside all’altare, dagli arredi alle statue, fino alle opere d’arte. Si è perso anche un organo prestigioso del 1700 e del quale è rimasto solo lo scheletro. A salvarsi sono state solo le statue di San Ciriaco e di San Lorenzo. L’incendio che ha devastato la comunità di Torre le Nocelle, ha portato una ferita nel cuore della comunità. Oltre a danni incalcolabili.

Fortunatamente, all’interno del santuario non c’era nessuno al momento dello scoppio dell’incendio, che si è sviluppato da un punto vicino all’ingresso principale della chiesa. Del Santuario, non è rimasto quasi nulla. Nella parte esterna invece non si registrano danni ingenti, ma c’è ancora il rischio di caduta dei calcinacci. La comunità si interroga su come si sia sviluppato un incendio di tali proporzioni. I Vigili del Fuoco tendono ad escludere il dolo, e sono più propensi a ritenere che sia stato un corto circuito oppure qualche cero acceso a scatenare l’inferno di fuoco.

Per spegnere il rogo si è reso necessario l’intervento dei  vigili del fuoco della sede centrale di Avellino e del distaccamento di Grottaminarda, supportate da un’autobotte e dall’autoscala. Le fiamme sono state spente dopo diverse ore di duro lavoro da parte dei caschi rossi.

Don Michele Bianco – Abruzzo.Cityrumors.it

La storia di Don Michele Bianco

La cura e la gestione del santuario sono affidati a Don Michele Bianco, considerato un teologo ed esorcista tra i più conosciuti. E’ salito per la prima volta agli onori della cronaca quando a venticinque anni (poco dopo la sua ordinazione), fu raggiunto da una madre e una figlia che arrivarono dal Piemonte per richiederne la benedizione. La ragazza, improvvisamente, reagì in modo violento, mostrando segni di possessione diabolica. Padre Michele iniziò a pregare con fermezza e riuscì a liberare la giovane. La sua abilità nell’esorcismo risveglia l’antica tradizione legata a San Ciriaco e al suo santuario, attirando molte persone in cerca di benedizioni e guarigioni. Nel 1994, don Bianco ottiene da Roma una preziosa reliquia del sangue di San Ciriaco.

 

 

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