Pescara e le aree circostanti stanno affrontando una grave emergenza idrica che sta mettendo a dura prova la popolazione.
Il capogruppo Domenico Pettinari insieme ai consiglieri comunali Massimiliano Di Pillo e Caterina Artese della lista “Pettinari Sindaco” hanno sollevato interrogativi sull’origine di questa crisi.
Oltre alle cause naturali come i cambiamenti climatici e la mancanza di neve nei mesi invernali, un fattore critico sembra essere lo stato delle infrastrutture idriche. Le reti acquedottistiche, definite “colabrodo”, perdono oltre il 50% dell’acqua immessa, aggravando ulteriormente la situazione.
Domande alla Politica e all’Aca
Le domande poste dall’Aca (azienda consortile acquedottistica) mirano a comprendere le ragioni di questa prolungata carenza d’acqua e l’apparente assenza di azioni concrete da parte della politica per affrontare il problema. In particolare, si chiede perché non sia stato ancora intrapreso un rinnovamento integrale delle reti idriche nonostante la nota inefficienza da decenni. Inoltre, si sollecita un maggiore impegno da parte dei sindaci soci dell’Aca nel promuovere interventi decisivi per risolvere l’emergenza.
Il sindaco di Pescara, Carlo Mascisendo il rappresentante legale del comune più grande tra quelli soci dell’Aca, è chiamato ad avere un ruolo chiave nella gestione dell’emergenza. È suo dovere esercitare pressione affinché vengano realizzate le opere necessarie per superare la crisi idrica e informare adeguatamente i cittadini sulle azioni intraprese o pianificate per migliorare la situazione.
La gravità dell’emergenza richiede una mobilitazione immediata da parte delle autorità competenti. È essenziale che vengano identificate soluzioni efficaci per ridurre drasticamente le perdite d’acqua nelle reti esistenti e garantire così una fornitura idrica adeguata alla popolazione colpita dalla crisi. Questo implica non solo lavori infrastrutturali, ma anche un impegno finanziario significativo sia a livello locale che regionale.
E’ chiaro che l’emergenza idrica a Pescara richieda una risposta rapida ed efficace da parte dei responsabili politici locali e degli enti gestori delle risorse idriche. Solo attraverso interventi mirati sarà possibile superare questa sfida critica che minaccia il benessere quotidiano dei cittadini pescaresi.