Le quattro Province abruzzesi, a seguito della riforma Delrio e con il processo del riordino delle funzioni, hanno anticipato e sostenuto oltre 29,5 milioni di euro dal 2015 al 2018 (per l’esercizio di mansioni non fondamentali quali agricoltura, ambiente ed energia, risorse idriche e difesa del suolo, trasporto e assistenza disabili, formazione professionale, mercato del lavoro, caccia e pesca) che oggi, la Regione, deve restituire agli Enti.
Si legge nel comunicato dell’Upa (Unione province abruzzesi) che “le Province dell’Aquila, Chieti, Pescara e Teramo vivono da anni una condizione di grave difficoltà economica, pur essendo titolari di competenze di fondamentale importanza per la vita dei cittadini, quali viabilità ed edilizia scolastica, con l’atavica mancanza di finanziamenti e personale ridotti al minimo e costrette a razionalizzare le poche risorse disponibili. Le Province, sempre sensibili a cercare ogni condivisa soluzione, non possono più sostenere ulteriori oneri e, per queste ed altre motivazioni, hanno chiesto un incontro urgente che pianifichi l’ammortamento del debito maturato da inserire nella prossima legge finanziaria, una condizione, questa, non più prorogabile”.