“Fratelli d’Italia aveva infatti depositato a marzo 2018 una proposta di legge per rendere la maternità surrogata reato universale con prima firmataria Giorgia Meloni e cofirmataria l’onorevole Carolina Varchi – dichiara Francesco Di Giuseppe, Vice Presidente di GN – Dietro questo mercato globale, del valore annuo di circa 3 miliardi di euro, si nascondono spesso tragedie umane, morti, abbandoni, condizioni di vita devastanti che spingono donne disperate ad accettare di affittare il proprio corpo per fare figli per i ricchi”.
“Più ci si sposta verso Paesi poveri e in via di sviluppo – aggiunge – e meno le donne guadagnano per la gestazione: sono tutte donne disperate, molte delle quali hanno già diversi figli e lo fanno esclusivamente per denaro. Accettano il contratto legale che le costringe alla fine delle quaranta settimane, se il figlio è sano (altrimenti sono costrette ad abortire o a tenerselo senza soldi ovviamente), a cederlo ai genitori acquirenti. In Oriente il servizio costa molto meno perché le madri surroganti non hanno una copertura sanitaria e rischiano persino la vita (ma questo è un problema collaterale per chi ‘compra’ un bambino se si può risparmiare). Nel subcontinente indiano, infatti, la situazione delle madri surroganti era talmente drammatica che la camera bassa indiana ha approvato nell’agosto 2019 il provvedimento che vieta in tutto il Paese la maternità surrogata a fini commerciali”.
“Queste pratiche sono sostenute dalla sinistra liberista che vuole giustificare una vera e propria barbarie, una moderna forma di schiavismo, una forma di mercificazione del corpo femminile (che viene equiparato a un forno) e dei neonati (equiparati a oggetti che si possono vendere e comprare). Gioventù Nazionale si schiera al fianco di Fratelli d’Italia nella battaglia di civiltà che vuole rendere questo abominio reato universale!”, conclude Di Giuseppe.