La recente modifica alla legge per l’elezione del Garante (legge numero 48 del 2017) prevede che: “Se dopo tre votazioni, effettuate in tre sedute consecutive e comunque non prima di quarantacinque giorni dall’ultima votazione, nessun candidato raggiunge il quorum richiesto dei due terzi, il Consiglio procede ad ulteriore votazione, ed è nominato Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti dei Consiglieri assegnati.”.
Il Consiglio si è chiuso per la mancanza del numero legale, rinviando tutti i punti restanti all’ordine del giorno.