“È stata convocata la Conferenza dei servizi per acquisire anche il nostro parere sul tracciato della ferrovia Roma Pescara proposto da RFI – ha esordito il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio – non possiamo esprimere un parere motivato in questo momento perché non è ancora nemmeno arrivato il pronunciamento del comitato VIA nazionale, che deve pronunciarsi sulla compatibilità ambientale. È incompleto anche il quadro degli atti prodotti da tutte le amministrazioni coinvolte nella Conferenza dei servizi. La Regione è l’ultimo degli enti che si deve pronunciare e lo può fare solo una volta che abbia avuto il quadro completo di tutte le pronunce delle amministrazioni locali e di quelle sovraordinate coinvolte. Soprattutto – ha aggiunto Marsilio – è impossibile esprimere un parere in scienza e coscienza se non c’è nemmeno il pronunciamento del comitato VIA. Abbiamo anche chiesto a Ferrovie di dare pubblica e motivata risposta alle proposte formulate nel Dibattito Pubblico, che ha offerto una partecipazione molto ricca e che ha prodotto ipotesi di tracciato alternative.
Tra queste la cosiddetta ‘Variante Plus’, ingegnerizzata da Italferr per conto di RFI, proposta che a nostro parere potrebbe rappresentare la soluzione migliore per mitigare fortemente l’impatto sul territorio e superare una serie di ostacoli e di obiezioni che i Comuni e i comitati di cittadini hanno prodotto. Il Dibattito Pubblico ha prodotto decine di quaderni con le proposte di cittadini, comitati, amministrazioni comunali e noi prima di decidere se queste proposte di variante possono o devono essere scartate oppure accettate, dobbiamo avere da parte di RFI le risposte chiare e argomentate che spieghino la fattibilità o meno delle proposte.
In ogni caso anche sul progetto presentato in Conferenza, che è il progetto originario di RFI sull’attuale tracciato, il nostro eventuale assenso, in mancanza di alternative, è condizionato a quattro elementi: la garanzia di mantenere la continuità delle attività produttive che devono essere delocalizzate e che non possono rimanere ferme per lungo tempo a causa di un trasloco, con particolare riferimento alla zona artigianale di Alanno ma non solo. La realizzazione di sottopassaggi, in particolare nel Comune di Manoppello, che siano in grado di garantire la continuità del tessuto edilizio e del territorio ma soprattutto il transito dei mezzi di trasporto pubblico che oggi assicurano un servizio essenziale alla comunità. La terza condizione è la massima cura per evitare effetti di disgregamento sociale ed urbano, per cercare di evitare delocalizzazioni o polverizzazioni di comunità locali in ambiti periferici, cercando di ricostruire gli edifici che devono essere abbattuti in prossimità o in continuità con gli attuali insediamenti urbanistici e comunque garantendo alla popolazione che è soggetta ad espropri la più completa soddisfazione dei loro interessi legittimi.
La quarta condizione è quella di limitare fortemente le superfici, le altezze e le tipologie delle barriere fonoassorbenti laddove sono strettamente necessarie per abbattere l’impatto acustico. Espresso questo parere – ha concluso il presidente Marsilio – la Regione Abruzzo si riserva di individuare opere compensative o mitigatrici per la valorizzazione del paesaggio e dell’ambiente insieme alle Amministrazioni comunali, da proporre a RFI, e si riserva di formulare un parere motivato con la presenza di tutta la documentazione necessaria non appena sarà fornita. In mancanza di questa documentazione utile e di risposte ai temi che sono stati sollevati e proposti, non potremmo che trasformare questa sospensione in una chiaro parere di dissenso e di negata intesa”.