Vincitori senza dubbio e ballottaggi: cosa è successo nelle comunali in Abruzzo, tutti i risultati già ufficiali
L’Abruzzo ha parlato. Le urne hanno restituito il loro verdetto, disegnando la nuova geografia politica dei Comuni. Un’onda di cambiamento, o di conferma, che ha investito la regione, lasciando sul campo sindaci eletti e, in qualche caso, la prospettiva di un’altra battaglia. Il dato è in continua evoluzione, ma le prime certezze cominciano a delinearsi, raccontando una giornata di democrazia e partecipazione.
A Sulmona, ad esempio, Luca Tirabassi (centrodestra) ha piazzato un affondo decisivo, con un vantaggio netto, quasi inappellabile, sul suo principale sfidante, Angelo Figorilli. Staccati, a distanza di sicurezza, Nicola Di Ianni e Catia Puglielli. Un trionfo, o quasi, annunciato, che riscrive le sorti di una delle città più importanti della provincia de L’Aquila.
A Carsoli, la corsa per la poltrona di sindaco ha visto un vincitore indiscusso. Alessandro Marcangeli ha sbaragliato la concorrenza di Velia Nazzarro, imponendosi con un perentorio 58,61% dei voti (1825 preferenze) contro il 41,39% (1289 voti) della sua avversaria. Un vantaggio che lo incorona leader indiscusso, con la forza di una maggioranza solida.
A Bisegna, invece, ci sarà bisogno di un ballottaggio. I cittadini dovranno tornare alle urne l’8 e 9 giugno (in contemporanea con i referendum). I due candidati, Donato Buccini e Maurizio Conte, hanno registrato un pareggio, con 83 voti a testa. Un dato che ha del clamoroso, specialmente se si pensa all’incredibile numero di liste presentate: ben 23 le formazioni extra, capaci di raccogliere, complessivamente, solo un singolo voto.
Abruzzo, gli altri risultati e l’affluenza
Le urne hanno già emesso i verdetti anche in altri importanti centri. A Bussi sul Tirino, la fascia tricolore è andata a Salvatore Paolo, che si è imposto con un solido 52,13% dei voti, superando Carmine Di Carlo (47,87%).
A Castilenti, un’altra vittoria netta: Sabina Mazzocca è il nuovo sindaco, con un trionfante 73,41% che ha sbaragliato Luciano D’Addazio. Attenzione, perché anche a Ortona (Chieti) la partita non è ancora chiusa e si andrà al ballottaggio.
Uno sguardo all’affluenza ci restituisce la fotografia della partecipazione democratica. In provincia dell’Aquila, il dato si ferma al 59,58% a Sulmona (in calo rispetto al 63,35% precedente), e a Carsoli al 72,90% (contro 75,46%). Solo Bisegna va controtendenza (48,58% contro 44,01%). Il dato generale dell’Aquilano è un 61,64% in calo.
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In provincia di Teramo, Castilenti registra un 74,65% (contro 78,03%). Pescara, con Bussi sul Tirino al 73,60% (contro 72,11%), e Chieti, con Ortona al 60,86% (contro 58,29%), vedono un leggero aumento. Il dato complessivo in Abruzzo si attesta al 62,14% (contro 62,83%). Numeri che raccontano l’impegno, o il disimpegno, di una regione che ha comunque votato in massa (a livello nazionale l’affluenza è stata del 56,29%). La parola, ora, passa ai ballottaggi dell’8 e 9 giugno.
