La speranza di poter passare Pasqua e Pasquetta sugli sci era sfumata con la chiusura della stagione sciistica in tutta Italia, ma in questi due impianti abruzzesi si può.
Qualche giorno fa, vi abbiamo parlato di come gli impianti sciistici avessero ormai levato le tende chiudendo una stagione amara che ha dovuto fare i conti con una quantità esigua di neve caduta questo inverno e temperature sopra la media. Ciò aveva spazzato via le ultime speranze degli appassionati di sci di poter passare le festività pasquali sulle neve.
E invece, la speranza è l’ultima a morire in Abruzzo. Gli appassionati di sci potranno trascorrere Pasqua e Pasquetta sciando grazie a due impianti abruzzesi che hanno deciso di non chiudere la stagione sciistica prima di aver dato un ultimo colpo di coda per accontentare gli irriducibili che proprio non riescono a stare senza catapultarsi già da una montagna.
Ecco dove sciare a Pasqua e Pasquetta
Sebbene la neve caduta sia stata davvero poca e le temperature troppo alte per il periodo non abbiano aiutato, ci sono due impianti in Abruzzo che hanno deciso di rimanere aperti durante le festività pasquali. Stiamo parlando degli impianti di Campo Imperatore e Ovindoli. Qui la stagione rimane aperta ancora per un po’.
Non solo, se la vostra intenzione non è quella di sciare, ma di fare un giro panoramico in seggiovia potrete farlo in altri due impianti in cui la stagione è effettivamente chiusa, ma che hanno lasciato attivo il loro servizio di trasporto in seggiovia per godersi l’aria di montagna: si tratta delle seggiovie di Brecciara a Campo Felice e Orsa Maggiore di Pescasseroli.
La seggiovia Brecciara sarà disponibile solo per pedoni nei giorni di Pasqua e Pasquetta, dalle ore 9:30 alle 13:30 e dalle 14:30 alle 17. Invece, nell’intero weekend pasquale sarà aperta la seggiovia Orsa Maggiore di Pescasseroli, dalle 9 alle 17. Per quanto riguarda gli impianti sciistici, Ovindoli ha fatto sapere che immediatamente dopo la Pasquetta chiuderà la stagione, mentre a Campo Imperatore tutto dipenderà dalle temperature e dalle condizioni climatiche.
La situazione più critica è stata vissuta nell’impianto dell’Alto Sangro che ha chiuso la stagione il 19 marzo, e soprattutto in quello della Maielletta che invece è rimasto aperto solo fino a metà gennaio. Venanzio Lagatta, gestore della Maielletta, ha proposto una soluzione per questi casi: “Serve un cambio di direzione: urge un impianto di innevamento programmato con le tecnologie per sparare anche a 2 gradi, in modo da riuscire a pianificare la stagione nonostante il clima mite”.