Dopo il suo arrivo in elicottero, il presidente Draghi, insieme al premio Nobel per la Fisica, Giorgio Parisi, ha visitato le strutture sotterranee accompagnato dal Direttore dei LNGS, Ezio Previtali, dal Presidente dell’INFN Antonio Zoccoli e dai ricercatori e ricercatrici.
Dopo la visita ai laboratori sotterranei, Draghi ha incontrato la comunità scientifica dei LNGS e le autorità presso la Sala Conferenze “E. Fermi”, situata nella struttura esterna dei Laboratori.
A parlare Antonio Zoccoli Presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), Giorgio Parisi e Lucia Votano, già Direttrice dei LNGS dal 2009 al 2012.
A conclusione dell’evento, l’intervento del premier, che si è incentrato sulla scienza e la ricerca. “Rinforzare la ricerca è come puntare su cui è stato ai margini, come le donne – ha detto – Sono ancora oggi poche le donne che scelgono la scienza, solo una su 5 sceglie le cosiddette materie Stem”. Si investirà “oltre 1 miliardo” per potenziarne l’insegnamento”, anche per “superare gli stereotipi di genere” e portare la percentuale “al 35%”.
“La ricerca deve essere al centro della crescita dell’Italia”. Con il Pnrr “investiamo oltre 30 miliardi in istruzione e ricerca”, ha detto Draghi. “La mia visita è servita a capire meglio quale sia il contributo” che si può dare alla ricerca. “Vogliamo sostenervi e agevolare il vostro lavoro, senza ingerenze, almeno nel mio caso. Creare le condizioni economiche e culturali perché possiate progettare e crescere. Facilitare le collaborazioni internazionali, di cui questi Laboratori sono un esempio virtuoso. E promuovere la cultura del merito”.
E poi la sottolineatura sui dubbi avanzati sul mondo scientifico negli studi contro la pandemia da Covid 19: “Oggi pulsioni antiscientifiche puntano alla delegittimazione degli scienziati. Bisogna promuovere la cultura scientifica, portare entusiasmo ed innovazione, che vuol dire progresso. Per troppo tempo l’Italia non ha accompagnato i suoi scienziati e per recuperare i ritardi, serve continuità, come ha detto Parisi. Dobbiamo prenderci cura della scienza, come la scienza si è presa cura di noi”.
Poi ha salutato la sala ed è andato via.