Nel febbraio scorso, l’Esecutivo Ue aveva rilevato che diverse regioni italiane (Abruzzo, Basilicata, Provincia autonoma di Bolzano, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Sardegna e Sicilia) erano in ritardo con l’aggiornamento dei loro piani di gestione dei rifiuti, previsto dalla direttiva quadro sui rifiuti del 2008.
Le Regioni coinvolte hanno poi adottato i rispettivi piani, e l’Italia lo ha notificato alla Commissione, che ha chiuso il caso.