La notizia sembra avere dell’incredibile ma un giovane di 19 anni è finito nei guai per essere arrivato a distruggere la casa solo perché, a suo dire, la madre gli aveva stirato male i pantaloni.
Finisce in questo modo la particolare giornata – se così si può dire – di un ragazzo ora accusato di maltrattamenti dopo la denuncia presentata dalla stessa madre e dopo le indagini condotte dai Carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Chieti.
Il giovane è stato quindi sottoposto alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima, con un provvedimento – richiesto dal sostituto procuratore Marika Ponziani – che è stato firmato dal giudice per le indagini preliminari Andrea Di Berardino.
Giovane nei guai, ecco cosa è accaduto
Sulla base del racconto della madre, una donna di 48 anni residente a Francavilla al Mare, il figlio l’avrebbe costretta a vivere negli ultimi tre anni in un clima di costante ansia e paura, sottoponendola peraltro a umiliazioni e violenze, spesso per i più futili motivi.
Tra i casi citati dalla donna, pare bastasse un pantalone che secondo il figlio non era stirato bene per farlo andare su tutte le furie, con un atteggiamento aggressivo che ha destato non poca preoccupazione nella povera vittima di queste angherie.
Pare infatti che in numerose occasioni, continua il racconto della donna, il diciannovenne avesse devastato le suppellettili dell’abitazione in cui viveva.
A questo scenario già di per sé drammatico, si sono aggiunte negli anni le offese gratuite e le minacce a raffica nei confronti della donna, a cui purtroppo spesso seguivano anche i fatti, con schiaffi, strattonamenti e perfino mani strette al collo.
L’ultima sfuriata in ordine di tempo risale allo scorso 28 dicembre, quando la madre non ha potuto far altro che domandare aiuto al 112 dopo che il figlio l’aveva aggredita per l’ennesima volta, arrivando a sfondare altresì la porta di un ripostiglio.
Una volta giunti i Carabinieri, il giovane ha avuto la cattiva idea di scagliarsi verbalmente anche contro di loro, nonostante i tentativi da parte degli uomini dell’Arma di calmarlo dopo aver trovato la donna in lacrime, in condizioni di evidente agitazione e con il viso che manifestava ancora la recente presenza di un’aggressione.
Considerato il suo atteggiamento, il giovane dovrà anche rispondere del reato di resistenza a pubblico ufficiale. Nelle prossime ore, il giovane sarà sentito nel corso dell’interrogatorio di garanzia e avrà modo di chiarire la sua posizione.