Covid+Abruzzo%2C+sussidi+per+disoccupati%3A+%26%238220%3BDisabili+bloccati+dalla+burocrazia%26%238221%3B.
abruzzocityrumorsit
/apertura/abruzzo/covid-abruzzo-sussidi-per-disoccupati-disabili-bloccati-dalla-burocrazia.html/amp/
Abruzzo

Covid Abruzzo, sussidi per disoccupati: “Disabili bloccati dalla burocrazia”.

Pescara. L’associazione Carrozzine Determinate riferisce di un elevato numero di denunce ricevute dai proprio associati che, da questa mattina, pur avendo i requisiti per poter accedere alle misure straordinarie ed urgenti per l’economia e la disoccupazione predisposte dalla Regione Abruzzo per contrastare l’emergenza dovuta al coronavirus, sono di fatto impossibilitati a fare domanda.

“Un bando che prevede, come è giusto e condivisibile, dei requisiti vicini alla soglia di povertà, non può per l’inoltro della domanda necessitare della disponibilità di un computer, di una stampante e di uno scanner”, afferma Claudio Ferrante, presidente dell’associazione di disabili.

“In un momento storico di emergenza in cui tra l’altro non è consentita la mobilità della circolazione, gli uffici preposti chiusi al pubblico, sarebbe stato necessario abbattere completamente la burocrazia e non rendere impossibile a molti l’accesso ai benefici”, prosegue Ferrante, “Si era parlato di procedure semplificate, di sburocratizzazione della macchina della pubblica amministrazione, di facilità di accesso del cittadino agli strumenti che governo e regioni stanno mettendo in campo per superare questa straordinaria situazione di crisi dovuta al coronavirus, invece la regione Abruzzo non ha previsto neppure un numero di telefono dedicato a questo servizio, solo una mail a cui dopo molte ore non risponde nessuno”.

“Ci sono solo 7 giorni per il deposito di questa domanda e per molte famiglie quei 1000 euro potrebbero essere vitali per la sussistenza”, conclude Ferrante, che chiede “al Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio di abbattere la burocrazia, perché con le attuali procedure siamo certi che molti non riusciranno a presentare neppure la domanda”.