Piste ciclabili, zone 30, bike sharing, parcheggi per biciclette, promozione del turismo in bicicletta, aree pedonali, politiche per favorire la mobilità ciclistica, bicibus e piedibus, percorsi protetti casa-scuola e casa-lavoro ciclabili e/o pedonali, indice di motorizzazione, questi e altri fattori contribuiscono a rendere una città a misura di pedone e ciclista aumentandone la vivibilità e l’appeal turistico.
Non un premio, quindi, ma un riconoscimento e l’appartenenza ad una rete che, anno dopo anno, accompagna i Comuni aderenti verso azioni sempre più avanzate per migliorare l’ambiente urbano e la mobilità sostenibile.
Nella geografia dei Comuni Ciclabili l’Abruzzo spicca con ben 10 amministrazioni, Pescara, Corropoli, Francavilla al Mare, Giulianova, Montesilvano, Ortona, Pineto, Rapino, Roseto degli Abruzzi, Tortoreto, per la maggior parte comuni costieri, situati sulla Ciclovia Adriatica (in corso di ultimazione, nel tratto abruzzese, grazie al progetto regionale Bike to Coast), con l’eccezione di Corropoli, centro collinare del teramano, e Rapino, piccolo comune montano del chietino.
Tutti i Comuni aderenti alla rete saranno inseriti nella Guida ai ComuniCiclabili 2018, che sarà presentata sempre oggi a Bologna in occasione della consegna degli attestati alle amministrazioni che hanno aderito.
Ultima notazione: l’idea della rete ComuniCiclabili nasce dall’idea del Sindaco di Pineto, Robert Verrocchio, immediatamente recepita da FIAB, e nel team che coordina la rete ci sono due teramani: Alessandro Tursi, vicepresidente nazionale FIAB, che è responsabile del progetto e project manager, e Raffaele Di Marcello, che cura la parte relativa alla comunicazione e al copywriter. Una forte presenza abruzzese in un progetto che, sicuramente, farà ancora molto parlare di se, visto che sono già aperte le iscrizioni all’edizione 2019 sul sito www.comuniciclabili.it e che i Comuni aderenti, dai 69 di questa edizione, sono destinati ad aumentare.