Nonostante le proteste da parte di animalisti, la Regione non ha intenzione di fare un passo indietro sulla caccia ai cervi. Pronto il tariffario
Il via libera alla caccia ai cervi deciso dalla Regione continua a far discutere. La delibera della Giunta ha portato animalisti e WWF a far partire una petizione per cercare di fermare il provvedimento. La richiesta è quella di aprire un tavolo per trovare una soluzione differente da quella adottata nei giorni scorsi.
Il Wwf si è detto disponibile a individuare soluzioni per riuscire a salvare il raccolto e impedire anche gli incidenti stradali. Da parte della Regione, però, non c’è nessuna intenzione di fare un passo indietro e nelle scorse ore sono stati pubblicati i tariffari per coloro che riusciranno ad uccidere i cervi in Abruzzo. Da sottolineare che per i maschi adulti con trofeo non sono stati precisati i prezzi, ma saranno stabiliti da un esperto di trofeistica abilitati e individuato dall’ATC.
Caccia ai cervi, pubblicato il tariffario
I premi sono stati pubblicati dalla Regione e aumentano se il cacciatore non è residente in Abruzzo. Per questa persona si può arrivare anche fino a 600 euro per un maschio adulto. Ritornando ai prezzi destinati a coloro che uccideranno i cervi, troviamo 50 euro per i piccoli minori di 12 mesi, 100 per le femmine giovani adulte, 150 per i maschi giovani e 250 per i maschi adulti.
Una scelta che sta procurando altre polemiche. Gli animalisti continuano a chiedere alla Regione di fermarsi e fare un passo indietro. L’obiettivo è quello di aprire un tavolo ed iniziare a trovare una soluzione che possa fare contenti tutti. Ma la Giunta per il momento non pensa di bloccare il provvedimento e la pubblicazione del tariffario rappresenta una conferma dell’intenzione di confermare la caccia ai cervi.
La decisione del presidente Marsilio
La decisione del presidente Marsilio sta facendo molto discutere sulla caccia ai cervi. Il rischio incidenti e i diversi problemi avuti con i raccolti degli agricoltori. Per questo motivo si è preferito deliberare l’abbattimento di questi animali nei prossimi mesi. Per il momento non c’è nessuna di fare passi indietro nonostante le diverse proteste degli animalisti.
Naturalmente non è da escludere che nelle prossime settimane si possa magari aprire ad un dialogo. Ma ad oggi i cacciatori hanno il via libera di poter uccidere i 500 cervi presenti in territorio abruzzese.
