“Con questo programma – spiegano Falivene e Quaresimale – ci proponiamo di aumentare le nostre conoscenze in materia di tutela del diritto dei minori alla famiglia, di accrescere le capacità professionali degli operatori che a vario titolo si occupano di infanzia, dei minori, la cui crescita psico-fisica è messa in pericolo dalle gravi difficoltà in cui si trova la loro famiglia d’origine: abbiamo il compito di predisporre soluzioni alternative all’istituto che siano in grado di assicurare una regolare educazione, istruzione e soprattutto le relazioni affettive di cui i minori hanno bisogno.
In collaborazione con l’Istituto degli Innocenti di Firenze avvieremo un programma di formazione per la realizzazione del sostegno dei nuclei familiari che, attraverso l’affido, favoriscono una sana maturazione della persona. Vi sono tante esperienze di affido che si realizzano spontaneamente e su questa base favorevole vogliamo attivare dei percorsi virtuosi di affido familiare in grado di accrescere i livelli di tutela reale di bambini e ragazzi”.
“Con il coinvolgimento di Istituzioni, associazioni di famiglie e operatori dei servizi sociali – rimarcano Falivene e Quaresimale – dedichiamo approfondimenti, spazi di attenzione e contenuti specifici al rapporto tra la promozione dell’affido familiare e le forme di coinvolgimento della comunità civile. La Regione promuove la formazione delle associazioni di famiglie e delle persone affidatarie per offrire ai genitori e ai minori in difficoltà la possibilità di usufruire di un sostegno di tipo familiare”