Lo denuncia il segretario nazionale di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo, sottolineando che “tanti mi raccontano di autobus sovraffollati, strapieni nelle ore di punta dell’entrata e uscita dalle scuole”.
Dalla sua abitazione, dove è in isolamento domiciliare in quanto ancora positivo al Covid-19 dopo una ventina di giorni di ricovero in ospedale, Acerbo invita “i sindaci, a partire da quello di Pescara, a intervenire in qualità di responsabili della salute pubblica. La Asl non ha niente da dire? La società di trasporto della Regione Abruzzo Tua deve garantire l’aumento delle corse. Province, comuni, regione con direzioni scolastiche, presidi, aziende e sindacati – sottolinea – dovrebbero fare un piano dei tempi regolando orari in maniera scaglionata per evitare che si creino imbuti”.
“I mesi estivi – osserva il segretario – evidentemente passati senza capacità di programmazione a livello locale, regionale e nazionale. Il governo ha previsto una regola assurda che consente di occupare l’80% dei posti. Agli studenti che non ci rimettono lo stipendio come accadrebbe ai professori consiglio di entrare in sciopero finché non saranno garantiti trasporti sicuri e ai genitori consiglio di protestare.
Non si può predicare ai gestori di locali e poi creare assembramenti pericolosi sui servizi pubblici”.
“Invece di discutere di fesserie come la presunta “dittatura sanitaria” o il negazionismo impegniamoci per risolvere come comunità i problemi che il covid fa emergere. Perché sia chiaro: gli autobus sovraffollati non ci dovrebbero essere neanche in tempi normali”, conclude Acerbo.