L’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, interviene sulle polemiche legate al provvedimento di giunta sul contenimento della spesa farmaceutica. Lo scorso 11 aprile, l’Aifa (’Agenzia Italiana del Farmaco) ha pubblicato il Report sul monitoraggio della spesa farmaceutica nazionale e regionale dell’intero anno 2018. Dai dati emergono una serie di criticità: in Abruzzo il numero di ricette pro-capite è nettamente al di sopra della media nazionale, attestandosi all’11.3 per cento (a fronte della media nazionale del 9.5 e del 7.0 del Veneto); la spesa netta pro-capite è pari a 195.3 euro (contro una media nazionale di 167.7 euro e di 127.7 euro dell’Emilia Romagna); la spesa farmaceutica convenzionata in Abruzzo è pari all’8.55 per cento a fronte del tetto assegnato del 7.96, con uno scostamento in valore assoluto di oltre 14 milioni e 600mila euro, che la collocano al primo posto a livello nazionale; la spesa farmaceutica convenzionata e per acquisti diretti nel periodo gennaio-dicembre 2018 vedono l’Abruzzo al 18.47 per cento a fronte del tetto assegnato del 14.85, con uno scostamento complessivo di quasi 90 milioni di euro. “Partendo da questi dati molto preoccupanti – aggiunge l’assessore – ho voluto e dovuto fornire i primi obiettivi di contenimento.
Con la delibera 230 del 6 maggio scorso abbiamo quindi tracciato una prima linea di obiettivi per il contenimento della spesa con una diminuzione, in 3 anni, pari a 40 milioni di euro, vale a dire meno della metà dello sforamento complessivo dai tetti ministeriali osservati nell’anno 2018, fornendo opportuni strumenti per contrastare l’inappropriatezza prescrittiva, qualitativa e quantitativa. Gli obiettivi fissati, nella maggior parte dei casi, non comportano una riduzione della quantità di farmaci prescritti ma, a parità di efficacia, la scelta da parte del medico prescrittore di farmaci meno costosi.
Ai nostri cittadini, dunque, sarà garantita la stessa assistenza che hanno ricevuto finora”. Accanto all’inappropriatezza, la giunta ha previsto anche un potenziamento dell’informatizzazione delle prescrizioni, così da agevolare il monitoraggio delle stesse e della relativa spesa. “Sui farmaci monodose ospedalieri – continua la Verì – va ricordato che a Pescara è già attivo da tempo un sistema robotico-informatico all’avanguardia, preso a modello di studio anche in Israele e Polonia, che già oggi copre 450 dei 600 posti letto del Santo Spirito. E’ nostra intenzione valorizzare questo strumento, che finora non è stato tenuto nella giusta considerazione, estendendo gradualmente il suo impiego anche negli altri presidi ospedalieri. Nei prossimi giorni, poi, sempre a Pescara verrà presentato un software che consentirà ai medici prescrittori di individuare immediatamente il farmaco più adatto (e meno costoso, a parità di beneficio per il paziente) per il trattamento delle singole patologie. Credo che si tratti di basi solide, su cui calibrare i prossimi progetti che andremo a mettere in campo in questo settore”. Va precisato che il rispetto dei tetti di spesa farmaceutica assegnati alle Asl è uno degli elementi di valutazione dell’operato dei direttori generali e dunque dei risultati della loro gestione.
“Siamo al lavoro – conclude l’assessore – anche per uniformare i modelli di governo clinico, che purtroppo presentano ancora differenze tra una Asl e l’altra, riducendo gli sprechi e ottimizzando le risorse, con notevoli risparmi che potranno essere destinati a finanziare altri servizi ai cittadini”. E’ in fase di conclusione, intanto, la gara d’appalto unica regionale per la fornitura di alcuni farmaci ospedalieri, che consentirà una immediata e consistente riduzione dei costi finora sostenuti singolarmente dalle diverse Asl.