Non c’è stato però il pienone negli esercizi commerciali come qualcuno sperava, ma chiaramente un aumento di clientela considerando che con la zona arancione non è più necessario dover certificare il motivo dell’uscita di casa.
In Abruzzo, a penalizzare i centri cittadini, e in particolare quello di Pescara, come hanno lamentato anche in queste ore i rappresentanti delle associazioni di categoria anche l’impossibilità di poter uscire dai comuni di residenza, e questo per esempio a Pescara fa sì che manchino i clienti di fuori comune come quelli di Montesilvano, Francavilla al Mare, e dell’hinterland, oltre che della vicina Chieti.
Poca gente nei negozi ma tanta a passeggio nella seconda giornata di zona arancione in Abruzzo. E così nonostante il Comune avesse tenuto top secret il giorno e l’ora dell’accensione delle luminarie, quando è scattata l’ora x, il corso era pieno di famiglie e ragazzi a passeggio. Intanto il Comune con l’accensione delle luci di Natale ha voluto lanciare un messaggio di speranza alla città.
Non a caso quest’anno il Natale Teramano, seppur senza manifestazioni in piazza, avrà come slogan “Accendiamo la speranza”.”Questo è l’anno più difficile di anni difficilissimo – ha detto il sindaco Gianguido D’Alberto – e quelle che abbiamoacceso oggi sono luci di speranza, che ci consentono di richiamare il valore di illuminare le nostre virtù. Un pensiero speciale va ai medici, ai sanitari, a coloro che non ce l’hanno fatta e che non ci sono più.