Infortuni sul lavoro e casi in cui va anche peggio: migliaia di lavoratori trovano ogni anno la morte facendo la cosa più normale che esista, andare al lavoro. I dati inchiodano l’Abruzzo, è infatti tra le peggiori regioni italiane in fatto di sicurezza sul lavoro.
Un’analisi dettagliata condotta dal Centro Studi dell’agenzia per lo sviluppo della camera di commercio del Gran Sasso d’Italia (Cresa) ha rilevato una realtà preoccupante che riguarda gli infortuni sul lavoro in Abruzzo, evidenziando una situazione peggiore rispetto al quadro nazionale. I dati sono preoccupanti.
Nel corso del 2022, la provincia di Pescara ha fatto registrare numeri poco edificanti, stiamo parlando di oltre 3000 infortuni sul lavoro denunciati all’INAIL, cifra che rappresenta il 21% del totale regionale. Ma è Chieti a detenere il primato negativo con il 31% dei casi, seguita da Teramo e L’Aquila.
L’Abruzzo mette in pericolo i suoi lavoratori
Nonostante non sia la regione con il maggior numero di incidenti, l’Abruzzo nel suo complesso mostra numeri preoccupanti con un aumento del 9% rispetto al 2021 e una media di 33 denunce ogni 1000 occupati. Questi dati dimostrerebbero una grossa carenza da parte delle autorità locali e delle imprese in fatto di misure per garantire un ambiente di lavoro sicuro.
Risulta particolarmente allarmante l’incremento delle denunce tra le donne e i giovani sotto i 25 anni. Quest’ultimi rappresentano la fascia più colpita dagli infortuni, con 60 casi denunciati ogni 1000 lavoratori in Abruzzo, poco al di sotto della media nazionale totale che si aggira sui 67 ogni 1000. L’analisi di genere evidenzia poi un aumento del 63% delle denunce tra le donne, da 4,4 mila a 7,1 mila casi.
L’aspetto più rilevante riguarda gli incidenti mortali, con 25 casi denunciati nel 2022 in Abruzzo. Sebbene questo numero rappresenti il 2% del totale nazionale, l’analisi evidenzia una diminuzione del 46% rispetto all’anno precedente. Il calo è senza ombra di dubbio una buona notizia, tuttavia i numeri rimangono preoccupanti, richiedendo azioni preventive e interventi mirati che possano garantire la sicurezza sul lavoro, diritto imprescindibile di ogni paese che voglia definirsi civile.
Il quadro generale degli infortuni sul lavoro in Abruzzo riflette una tendenza nazionale, con un aumento sia degli incidenti in occasione di lavoro che degli infortuni in itinere. Mentre le industrie manifatturiere e dei servizi mostrano un significativo aumento delle denunce, settori come l’agricoltura riportano una flessione.
La distribuzione territoriale degli incidenti e le variazioni annuali riflettono fedelmente le tendenze dei vari settori. Quello edile e delle costruzioni rimane il settore più a rischio, seguito dai servizi, dal manifatturiero e dal commercio.