Lo ha detto, oggi, a Pescara, nel corso di una conferenza stampa, Augusto De Sanctis, del Forum abruzzese dei Movimenti dell’Acqua. “Al di la’ dell’accertamento della verita’ e – ha proseguito – delle varie responsabilita’ da parte della magistratura, la questione della corretta regolamentazione dei lavori del Comitato Valutazione di Impatto Ambientale rimane centrale per la vita democratica della comunita’ abruzzese, sia per i cittadini che per gli imprenditori”. Secondo il rappresentate del Forum Acqua “si impone un’urgente presa di posizione da parte del consiglio regionale. Serve, infatti, una legge organica sulle procedure ambientali che solo nella nostra regione riguardano centinaia di progetti, dalle cave agli impianti idroelettrici ed eolici, dalle strade agli impianti per rifiuti, dalle centrali a biomasse alle lottizzazioni edilizie. Le altre regioni – ha sottolineato De Sanctis – da anni si sono dotate di specifiche leggi mentre in Abruzzo le attivit’ di valutazione sono organizzate attraverso semplici delibere di giunta regionale che in questi anni sono cambiate piu’ volte su proposta dello stesso Sorgi che agiva come massimo dirigente dell’apparato burocratico regionale”. De Sanctis, inoltre, ha evidenziato la necessita’ di riesaminare i progetti piu’ contestati dai comitati e dalle associazioni come ad esempio la filovia di Pescara e Powercrop. Per il Forum acqua bisogna ripartire dalla legge “Acerbo” del 2012 su trasparenza e partecipazione nei procedimenti ambientali, “norma che fu prima approvata e poi quasi completamente ‘affossata’ dallo stesso consiglio regionale che l’aveva varata, proprio dopo l’intervento di Sorgi. Fino a questa legge, l’ordine del giorno delle riunioni del comitato era sostanzialmente segreto. Forse perche’ quel comitato era ed e’ al centro del governo regionale, visto che ha potere di vita e di morte su centinaia di progetti?”. Il Forum chiede quindi alla politica di “riprendere quella norma, sentire comitati ed associazioni, e approvarla, subito, in consiglio regionale aggiungendo un articolo sull’obbligo dell’inchiesta pubblica sulle opere piu’ controverse”.