D’Alfonso incontra Delrio per i tribunali, Tar Pescara e Giochi del Mediterraneo su spiaggia VIDEO

dalfonsodelrioRoma. Un incontro, nella giornata di ieri, con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Graziano Delrio, per affrontare i principali temi del momento dell’agenda amministrativa ed istituzionale abruzzese: Giochi del Mediterraneo su spiaggia 2015, continuità di funzionamento dei tribunali civili e il rischio chiusura della sede distaccata del Tar di Pescara.

Il presidente Luciano d’Alfonso lo ha incontrato questo pomeriggio a Palazzo Chigi. “Abbiamo affrontato – ha commentato D’Alfonso al termine dell’incontro – la questione della proroga in essere, in ragione del terremoto, per la continuità di funzionamento dei tribunali civili oggetto della proposta di riordino all’esame del Ministero di Grazia e Giustizia. In secondo luogo, ho sottoposto al Sottosegretario il problema della sede distaccata del Tar di Pescara alla luce di due nuovi fatti: innanzitutto della proproga tecnica disposta in Commissione, fino a luglio dell’anno prossimo, che servirà a puntualizzare gli elementi di dettaglio per l’individuazione delle sedi che continueranno a funzionare e poi, tenendo conto della disponibilità del Comune di Pescara a farsi carico dei costi di esercizio di funzionamento. Ultimo punto, l’esigenza di reperire risorse finanziarie come da contratto sottoscritto tra territorio e Coni per lo svolgimento dei Giochi del Mediterraneo su Spiaggia. Del resto, come ogni grande evento sportivo c’è un ruolo naturale del Governo del Paese”.

A tale proposito il presidente D’Alfonso ha sottolineato come i Giochi rappresentino un’occasione unica per ridare slancio al territorio attraverso i valori legati allo Sport e alla solidarietà. Un importante evento sportivo di forte impatto economico, sociale e mediatico tale che le ricadute virtuose coinvolgono il tessuto sociale in funzione di una grande opportunità irrinunciabile.

“A questo punto – ha concluso il Presidente – ci sarà una verifica del Governo sulla possibilità di venire incontro alle esigenze rappresentate ed ho invitato, oltre al Presidente Renzi anche il Sottosegretario Delrio, a venire in Abruzzo per constatare e supportare la voglia di riscatto dell’Aquila e di rilancio dell’intero Abruzzo”.

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Tar Pescara: Di Stefano, tardivo incontro convocato da D’Alfonso

Ritengo assolutamente inutile e tardivo l’incontro odierno convocato dal Presidente Luciano D’Alfonso con i Parlamentari abruzzesi per porre in essere azioni contro la chiusura del Tar di Pescara. Dico questo perché l’argomento è già stato trattato da qualche giorno in Commissione Affari Costituzionali alla Camera ed è stata presa una decisione ben chiara. Allora questa riunione andava convocata almeno 15 giorni fa”. Sono le parole dell’onorevole Fabrizio Di Stefano che commenta così l’invito del Presidente Luciano D’Alfonso. “Né si puo’ dire – prosegue il parlamentare – che gli avvocati e gli operatori del settore non si siano fatti sentire a tempo debito sull’argomento. Io in Commissione avevo presentato e lo riproporro’ in aula, un emendamento che sancisce un principio oggettivo: quei tribunali che hanno un’alta produttivita’ ed un saldo economico positivo devono essere salvati. Il Tar di Pescara rientra in tali parametri poiche’ possiede un’alta produttivita’ che ha comportato la riduzione dell’arretrato del 64% con un incasso derivante dal versamento del contributo unificato per il solo anno 2013 pari ad 528.349 euro, a fronte di un budget di spesa di 167.633 euro complessivi. Oggi e’ molto piu’ difficile ottenere questa modifica in aula anche perche’, i parlamentari che stanno in maggioranza dovrebbero dirlo a D’Alfonso, il Governo e’ intenzionato a porre la fiducia sul provvedimento. Di conseguenza nessuna modifica in aula sara’ possibile”. “Perorare una causa dopo che i giochi sono oramai stati decisi – attacca Di Stefano – non e’ uno spettacolo edificante per un Presidente di Regione. Presentarsi dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, come ha fatto ieri D’Alfonso, e’ chiedere che il Tar di Pescara non venga chiuso, arriva fuori tempo massimo e dimostra un pressappochismo che un Presidente di Regione non dovrebbe avere”. “Ora i parlamentari abruzzesi di maggioranza se vogliono davvero scongiurare la chiusura del Tar devono impegnarsi a modificare il testo o in aula, cosa che come ho detto ritengo difficile, o nel passaggio al Senato. Io me lo auspico e avranno tutto il mio sostegno in questa battaglia e saro’ il primo ad applaudire all’eventuale buon esito della loro azione, ma se questo non dovesse accadere ci sarebbe da riflettere su una cosa: dopo un mese di Presidenza a guida D’Alfonso questo sarebbe il primo atto del Governo Nazionale per l’Abruzzo e non mi sembra che la chiusura del Tar sia un buon inizio”, conclude l’onorevoleDi Stefano.

 

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