La Regione Abruzzo ha pubblicato sul suo sito (CLICCA E SCARICA TUTTI I DATI) la classificazione della qualità delle acque per il 2014 delle aree di balneazione lungo la costa abruzzese, basati sui dati del quadriennio precedente (2010-2013).
Per il Forum dell’Acqua “i dati mostrano un generale e vistoso scadimento della qualità rispetto al 2013 che, peraltro, era già stato un anno difficile, tanto che lo stesso Ministero della Salute aveva posto l’Abruzzo tra le regioni con le condizioni di qualità peggiori”.
Confrontando le stesse stazioni monitorate per il 2013 (116 stazioni di monitoraggio sempre riportate sul sito della Regione Abruzo), e il 2014 (117 stazioni di monitoraggio, allegato A), e questi sono i risultati:
-CLASSE “ECCELLENTE”: si passa dal 68% di tratti del 2013 al 46%, un vero e proprio crollo in un solo anno;
-CLASSE “BUONA”: si passa dal 9,5% del 2013 al 25% del 2014;
-CLASSE “SUFFICIENTE”: si passa dall’8,5% del 2013 al 10% del 2014;
-CLASSE “SCARSA”: si passa dal 14% del 2013 al 19% del 2014.
“E’ evidente il drastico peggioramento, tenendo conto che le altre regioni avevano, almeno fino al 2013, la stragrande maggioranza delle stazioni di monitoraggio nella classe ‘eccellente’ (a mero titolo di esempio, l’Emilia Romagna nel 2013 aveva solo una stazione in classe ‘buona’ e tutte le altre in classe ‘eccellente’). Da alcuni anni denunciamo il peggioramento dello stato dei fiumi ridotti a fogne e discariche e la gestione disastrosa delle società di gestione dell’acqua (responsabili della depurazione), alcune delle quali sono ormai in stato pre-fallimentare uesti sono i risultati”.
Il Forum Acqua “si chiede come mai la politica, sia di centro-destra sia di centro-sinistra, non appare voler chiedere conto di tale situazione ai funzionari che da decenni occupano posizioni chiave nell’amministrazione. Quali sono i risultati che può vantare in questo settore l’ingegner Pierluigi Caputi, direttore di lungo corso dell’Assessorato ai LL.PP. nonché Commissario per la gestione del Servizio Idrico da oltre 5 anni? Come mai il comitato Valutazione di Impatto Ambientale della Regione Abruzzo presieduto dall’Arch. Antonio Sorgi continua imperterrito a rilasciare pareri positivi per intubare a fini idroelettrici fiumi così malridotti? Ci aspettiamo risposte a questi semplici quesiti. L’Assessorato ai Lavori Pubblici, guarda caso con l’avallo proprio del Comitato V.I.A., sta provando da anni a far approvare un Piano di Tutela delle Acque in cui si chiedono le deroghe fino al 2027 rispetto all’obiettivo di qualità fissato dall’Unione Europea per il 2015 (stato “buono”) per i nostri corsi d’acqua. Deroghe che, se approvate, rischierebbero di essere una vera e propria sanatoria per una situazione che danneggia pesantemente l’economia della regione basata in larga parte sul turismo. Quindi da un lato si chiedono le deroghe e dall’altro si continua ad aumentare la pressione antropica sui fiumi. Basti pensare che il Comitato VIA recentemente ha ritenuto di non far assoggettare a Valutazione di Impatto Ambientale l’intubamento del basso tratto del fiume Vomano, dove in alcuni periodi la portata scenderebbe all’8% di quella attuale. Praticamente uno dei principali fiumi della regione trasformato in rigagnolo! Servono, al contrario, misure draconiane per far rispettare tutti gli obblighi di legge e controlli ferrei sui fiumi.