Pescara. Sarà sottoposto sabato mattina all’incidente probatorio Luigi De Fanis, ex assessore regionale arrestato e principale protagonista dell’inchiesta sulle presunte tangenti richieste nel mondo della cultura. Quattro mesi ai domiciliari: gli avvocati chiedono la revoca.
E’ stato fissato al prossimo 15 aprile, al Tribunale di Pescara, l’incidente probatorio chiesto dai difensori dell’ex assessore regionale alla Cultura Luigi De Fanis, arrestato nell’ambito dell’inchiesta denominata “Il Vate”, che ha preso il via dalla denuncia dell’imprenditore Andrea Mascitti. L’incidente probatorio e’ finalizzato a cristallizzare le dichiarazioni della ex segretaria di De Fanis, Lucia Zingariello, sulle presunte tangenti oggetto dell’inchiesta che li vede coinvolti. Intanto i legali di De Fanis, che si trova agli arresti domiciliari dal 12 novembre scorso, hanno presentato una nuova istanza di revoca o sostituzione della misura cautelare.
Oltre all’ex assessore e alla sua ex segretaria, sono indagati anche Ermanno Falone, rappresentante legale dell’associazione “Abruzzo Antico”, e Rosa Giammarco, responsabile dell’Agenzia per la Promozione Culturale della Regione Abruzzo. I reati contestati, a vario titolo, sono concussione, truffa aggravata e peculato. L’inchiesta coordinata della procura di Pescara mira a far luce sulle modalita’ di erogazione dei contributi regionali in base alla legge regionale n.43/73 che disciplina l’organizzazione, l’adesione, e la partecipazione a convegni, ed altre manifestazioni culturali.