È stata pubblicata da Fondazione Impresa (www.fondazioneimpresa.it) la classifica delle regioni italiane, per l’anno 2013, secondo l’indice di Green Economy. L’Indice di Green Economy (anche detto IGE) è frutto dell’incrocio di 21 indicatori di performance riguardanti i settori regionali interessati dalla green economy: energia, imprese e prodotti, agricoltura, turismo, edilizia, mobilità e rifiuti.
I dati alla base dello studio sono stati tratti da fonti ufficiali (Istat, Terna, Sinab, Enea, etc.) e le informazioni statistiche disponibili a novembre 2013.
Secondo lo studio Trentino Alto Adige, Umbria e Marche sono le regioni più “green” d’Italia. In particolare il Trentino Alto Adige si colloca al primo posto, con un punteggio (1,004) che si distacca di molto dalla seconda classificata, l’Umbria (0,280) e dalla terza, Marche (0,209).
In via generale, la classifica stilata da Fondazione Impresa restituisce la fotografia di un’Italia nella quale le regioni meridionali ottengono piazzamenti prevalentemente peggiori rispetto a quelle del Centro-Nord. Fanno eccezione l’Abruzzo (8°, con 0,127, migliorando di 5 posizioni rispetto al 2012), solo in parte la Sardegna (11°) e la Basilicata (12°) che si posizionano meglio della Lombardia (13°) e la Liguria (15°) che si ritrova ancora dietro la Calabria (14°).
Il Lazio si discosta nettamente dal comportamento delle regioni del Centro, collocandosi, in controtendenza, nelle posizioni più basse della classifica (18° con un punteggio di -0,481). Nella classifica 2013, il divario tra Nord e Sud sembra confermarsi, con il Centro Italia che, Lazio a parte, tiene testa al Nord. Le regioni del Centro, in particolare, occupano dopo la “capolista” Trentino Alto Adige le posizioni migliori (Umbria 2°, Marche 3°, Toscana 4°) e le Marche entrano così nel podio 2013 scalzando, rispetto all’anno precedente, la Toscana. La prima regione del Nord Italia (dopo l’ “irraggiungibile Trentino Alto Adige”) è l’ Emilia Romagna che scende tuttavia al 5° posto in classifica (era 4° nel 2012). Balzano invece in avanti Veneto (6°) e Piemonte (7°): in particolare il Veneto guadagna addirittura 4 posizioni sul 2012 (era 10°), mentre il Piemonte sale di una posizione. Le regioni del Sud sono invece generalmente peggiorate, ad eccezione di Puglia, Sardegna a del già citato Abruzzo. Campania (19° posto) e Sicilia (20°) perdono ancora terreno e diventano fanalini di coda assieme al Lazio (18° posto).